Mentre la Lega si allarga gli alleati fanno i conti dei posti
La «tabellina» di Maschio. Intanto Tosi guarda a Renzi
Adesso è ufficiale: a Palazzo Barbieri la Lega può contare su di un assessore in più (Edi Maria Neri, delegata al Patrimonio e alla Legalità, indicata a suo tempo dal movimento Verona Pulita di Michele Croce) e su di un altro consigliere comunale (Andrea Velardi, più noto col nomignolo di Macario, eletto nel 2017 nella lista di Forza Italia).
Gli spostamenti erano noti da tempo, ma ieri mattina sono stati ufficializzati dal commissario provinciale del Carroccio, Nicolò Zavarise, che è anche assessore al Commercio e leader della delegazione leghista in giunta. Formalmente più che moderato nei toni, Zavarise è apparso però decisamente duro nella sostanza. A Palazzo Barbieri c’è chi chiede alla Lega di rinunciare ad almeno un assessorato, visto che inizialmente ne aveva tre, che poi erano diventati quattro, con l’arrivo di Filippo Rando da Verona Domani, e che adesso sono appunto diventati cinque.
Senza toni polemici, Zavarise ha indirettamente risposto a questa richiesta spiegando, seraficamente, che «la Lega è cresciuta numericamente ma non intende avanzare alcuna richiesta di nuove posizioni». Traduzione terra-terra: volete che cediamo posti? Guardate che siamo noi che ci limitiamo a non chiederne di più…Il tema si riproporrà nel nuovo vertice tra i segretari di partito, lunedì prossimo nell’ufficio del sindaco. La base della discussione sarà la «tabellina» diligentemente preparata nei giorni scorsi da Ciro Maschio, presidente del consiglio comunale e deputato di Fratelli d’Italia. In base a quello schema, che calcola i moltissimi cambi di casacca politica degli ultimi mesi, la ripartizione degli assessorati dovrebbe essere la seguente: 3,82 alla Lega (4 con l’arrotondamento), 3 a Battiti, 2 a Fratelli d’Italia, uno a Verona Domani e zero a Forza Italia (che però ha diritto ad un posto per Daniele Polato, in quanto socio fondatore di Battiti).
È peraltro ovvio che i numeri sono importanti ma in politica non sono tutto. Fuori dalla maggioranza, intanto, vanno seguiti anche gli spostamenti in vista delle elezioni, cui mancano quasi tre anni ma per le quali già tutti affilano le armi. Dichiaratamente in vista del voto comunale 2022, il movimento Traguardi (civico e di centrosinistra, guidato da Tommaso Ferrari) organizza un incontro con due nomi di spicco, di cui in passato s’era parlato quali possibili candidati a sindaco: l’ex calciatore Damiano Tommasi e l’imprenditore Giordano Riello (appuntamento domattina al cinema K2). L’ex leader Pd, Federico Vantini, apre oggi l’attività del nuovo movimento di Carlo Calenda. L’ex sindaco Flavio Tosi, infine, potrebbe dialogare con lo stesso Calenda ma anche con Matteo Renzi.