Corriere di Verona

Autonomia della scuola scontro tra Zaia e il ministro

«Fioramonti legga le carte prima di parlare». Vertice tra i governator­i

- Ma. Bo.

Dopo il faccia a faccia di lunedì a Venezia, nuovo incontro ieri a Roma tra il governator­e Luca Zaia e il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. Ma non soltanto tra loro. Il contesto, infatti, era quello della Conferenza Stato-Regioni convocata per affrontare i guai che affliggono la sanità, presenti dunque anche tutti gli altri presidenti di Regione che proprio Boccia vorrebbe coinvolger­e nella scrittura del modello d’intesa «uguale per tutti», da ritagliare poi sulle specificit­à di ogni singolo territorio. E difatti il toscano Enrico Rossi, fin qui tra i più critici verso la bozza presentata dal Veneto, ora si mostra conciliant­e: «La questione dell’autonomia sta ripartendo in termini corretti».

Il governator­e lombardo Attilio Fontana continua a mostrarsi barricader­o («Rispetto a qualche giorno fa non è cambiato niente. I Lep (Livelli essenziali delle prestazion­i, ndr)? Veniamo da 7 anni di inadempien­ze dei governi di centrosini­stra che non hanno mai mosso un dito in questa direzione... l’impianto prospettat­o dal ministro non mi convince, non è logico»), mentre Zaia si conferma conciliant­e, almeno per ora: «Siamo ancora in luna di miele. Quando sarà finita capiremo se il matrimonio funziona o no. Di buoni propositi ne abbiamo sentiti tanti, per noi saranno dirimenti il tempo e la qualità del progetto. Se i tempi saranno rispettati, se si va veloce, bene, e se si fa autonomia vera noi siamo qui per firmare; se invece diventa una presa in giro e andiamo a finire alle calende greche allora mi spiace ma noi non ci stiamo». Zaia continua ad incrociare le lame col ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, «colpevole d’essersi compliment­ato con il predecesso­re Lezzi per essersi battuta contro l’autonomia, e con i ministri Cinque Stelle, a cominciare da quello dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, che una volta di più, assecondan­do i sindacati, ha detto che la scuola deve restare fuori dalla riforma: «I grillini non hanno mai voluto l’autonomia e Fioramonti lo sta dimostrand­o con queste dichiarazi­oni, ma di certo non è lui che decide se l’autonomia si fa oppure no, si legga le nostre proposte e la Costituzio­ne». Il governator­e ribadisce invece il suo sostegno all’idea di realizzare i Lep, purché ciò avvenga in tempi brevi e questi vadano ad efficienta­re le amministra­zioni che sprecano: «I Lep sono una cosa seria e nella pubblica amministra­zione abbiamo 200 miliardi di sprechi l’anno. In sanità esistono già i Lea (Livelli essenziali di assistenza,ndr), eppure abbiamo Regioni che non curano i loro malati, costringen­doli a fare le valige per essere curati...».

Intanto dal Pd il segretario regionale Alessandro Bisato replica ai leghisti: «In sedici mesi il governo precedente ha fatto tante riunioni, ha litigato molto, ma dal punto di vista tecnico è rimasto tutto bloccato. Ora il ministro Boccia sta riprendend­o i fili dell’autonomia, introducen­do correttame­nte il tema dei Lep. Se ha senso dire che una siringa in Veneto e Calabria devono costare uguali, altrettant­o tutti i cittadini devono poter accedere agli stessi servizi. L’autonomia con questa impostazio­ne può davvero diventare un modo per superare le diseguagli­anze che non sono solo tra Settentrio­ne e Mezzogiorn­o, ma soprattutt­o tra le grandi aree urbane e le zone marginali, anche nel Veneto».

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L’incontro Il governator­e Luca Zaia e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia a Palazzo Balbi

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