Corriere di Verona

La forza di Carletto, il bimbo con la Sma «Corro la Joelette e voglio anche vincerla»

- Mauro Pigozzo

Con mamma e papà Il piccolo Carletto ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Carletto è carico. «Ci penserò io a stimolarvi. Voglio vincere, non vi lascerò tranquilli fino al traguardo». Carletto compirà 6 anni a novembre e oggi è salito a bordo di un aereo, diretto verso la Francia, verso Sant’Etienne, dove domani correrà i campionati europei di Joelette. Non stupitevi se non sapete di cosa si tratta, sono i primi che si disputano: corsa su carrozzine speciali a una o due ruote, trainate da quattro «alfieri» che portano al traguardo una persona ammalata. Carletto infatti ha la Sma, malattia che colpisce le cellule nervose del midollo spinale, ma nonostante questo non smette di sognare. E dopo la mezza maratona di Padova dell’aprile dello scorso anno, quando arrivò al traguardo accompagna­to dal gruppo di amici delle Famiglie Sma, ha chiesto a mamma Lucia e papà Alessandro di andare oltre, di provarci di più. E loro sono entrati in contatto con l’associazio­ne Sod Italia running team, che raggruppa famigliari di persone con un’altra brutta malattia, la displasia setto-ottica. E così si è aggregato ad altri tre equipaggi, per partire alla volta della Francia, dove incontrerà rivali molto agguerriti. La Joelette infatti ha la particolar­ità di permettere al team di correre davvero forte, i più competitiv­i sui diecimila metri tra sterrato e asfalto viaggerann­o a ritmi di tre minuti al chilometro. «Ma non abbiamo paura, noi ci proveremo lo stesso», sorride papà Alessandro Fanton, un omone che ha giocato a rugby in serie A1 e che adesso lavora da project controller nell’alta velocità. Frasi che ha ripetuto martedì anche al presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che lo ha ricevuto assieme alla moglie, che lavora in una pubblica amministra­zione nel Veneziano, e agli altri team che partiranno da Roma per la sfida francese. «Adesso non ci resta che correre», dice Alessandro. «E sono sicuro che Carletto ci inciterà con tutte le sue forze, quando vuole davvero una cosa non si arrende tanto facilmente».

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