Veronesi lancia in Russia la filiera integrata per le carni di tacchino
Il Gruppo Veronesi, sostenuto da Finest (la società per l’internazionalizzazione delle imprese del Nordest, partecipata da Friulia e Regione Veneto), investe 11 milioni di euro in Russia per la realizzazione di una filiera agroalimentare finalizzata alla produzione di carni bianche.
L’operazione in Russia è un progetto pilota che consente al gruppo di Verona di entrare in uno dei mercati a più alta crescita e di consolidare il percorso di internazionalizzazione, che lo vede esportare in 79 Paesi (16,8% del totale).
Il Gruppo italiano, leader nel settore agroalimentare, ha pianificato - insieme a un socio di minoranza russo - di implementare in Russia l’intero ciclo della filiera della carne di tacchino. L’insediamento del polo produttivo nel distretto di Belgorod - il primo all’estero per Veronesi - nasce per poter rispondere alla domanda crescente di prodotti avicoli di qualità da parte dei consumatori russi. Il Gruppo Veronesi darà così vita a una filiera integrata: tutte le carni prodotte in Russia saranno destinate esclusivamente al mercato locale.
«Per noi - rileva l’Ad di Veronesi, Luigi Fasoli - si tratta della prima filiera integrata oltreconfine e ci consentirà, almeno nella prima fase, di offrire anche ai consumatori russi un prodotto fresco».
Pur nella consapevolezza della complessità che caratterizza il mercato russo, il progetto permetterà al Gruppo Veronesi di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, misurandosi con l’economia russa, che nel 2018 ha visto un interscambio totale di 21,4 miliardi di euro con l’Italia (+5% rispetto all’anno precedente).
Veronesi è il primo gruppo italiano con filiera completa e integrata, che parte dalla produzione dei mangimi destinati all’alimentazione animale per arrivare alla trasformazione e distribuzione delle carni e dei salumi della tradizione gastronomica italiana. I tre marchi di riferimento, noti a livello continentale, sono Veronesi, Aia e Negroni. Il Gruppo ha 8.000 dipendenti, distribuiti in 23 siti in Italia, e ha chiuso il 2018 con 2,97 miliardi di ricavi netti consolidati.