ARTIGIANI DIGITALI NEL NORDEST
La fabbrica sta affrontando la transizione dalla «sottrazione di pieno» (togliere parti di un materiale tramite tornatura e fresatura) al «riempimento del vuoto» (manifattura additiva) che comporta aggiungere strati di materiale per ottenere il prodotto desiderato. Con le stampanti 3D (a tre dimensioni) a costi sempre più contenuti si schiudono promettenti prospettive imprenditoriali. È grazie ad esse che è possibile realizzare oggetti tridimensionali con produzione additiva, partendo da un modello digitale. Prima di tradursi in imprese, le novità tecnologiche sono eventi. Lo è a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, la nascita di un centro nazionale di esposizione delle novità della fabbricazione additiva. La «3DZ», impresa fondata nel 2011, apre lo scenario su «auto di lusso che hanno interni realizzati con le nostre stampanti, officine meccaniche che si stampano parti di ricambio e attrezzature resistenti come l’alluminio o l’acciaio, ma economiche come la plastica, equipaggiamenti tecnici per lavaggi industriali, protesi medicali in titanio, elementi in metallo o plastica per il settore dentale. Le stampanti 3D industriali arrivano ovunque». È così che nel Veneto di oggi abilità manifatturiera ed estro artistico s’intrecciano nei laboratori degli artigiani digitali del XXI secolo che ci riportano alle personalità a tutto tondo e influenti del Rinascimento fiorentino.
Filippo Brunelleschi è il nome di spicco, la cui cupola del Duomo di Firenze è il risultato della fusione tra arte, scienza e design. Nell’età della meccanizzazione si produsse una strozzatura tra il fare e il pensare. La rivoluzione digitale esalta invece la figura dell’artigiano tecnologico la cui mano che opera e la testa che pensa sono intimamente connesse. Muovendosi nel vasto campo delle tecnologie emergenti, l’artigiano indossa la veste dell’artista. Riandando al tempo di Leonardo, essere pittore e ingegnere è ciò che contraddistingue l’artigiano. Come dire che la tecnologia che ha la sua radice nella parola greca téchne (arte, mestiere) è intimamente intrecciata con le arti liberali. Sono le fonti del design che dà a un prodotto tecnologico quel tocco di creatività ed empatia indispensabile per il suo successo.
Expo dei brand mondiali di stampanti 3D, Castelfranco Veneto apre il grande libro del Made in Italy che trova nelle stampanti a 3D lo strumento che coniuga l’intensità tecnologica con la bellezza estetica. È uno dei tratti distintivi del nuovo rinascimento imprenditoriale la narrazione che vedrà sempre più persone cogliere l’opportunità di evolvere da consumatore passivo allo stato attivo di artigiano produttore delle cose che consuma, sfruttando le attrezzature digitali in laboratori condivisi di alta tecnologia equipaggiati con stampanti 3D, macchine taglio laser e altri dispositivi. Il percorso prevede prove ed errori ed esige sperimentazione e perseveranza nel disegnare modelli digitali che sono il risultato della contaminazione tra abilità e saperi diversi.