Corriere di Verona

I microcosmi di Armano

Nel Padovano una mostra dedicata allo scultore che reinventa il paesaggio veneto. Il curatore Coltro: «Nella creta si percepisce il valore del lavoro»

- Di Barbara Codogno

Un paesaggio cristalliz­zato, colto nella sua essenza di bellezza e valori antichi. «Microcosmi Scolpiti– Colline e città di terra veneta» è la mostra dell’artista padovano Elio Armano curata dal giornalist­a Paolo Coltro che fino al 3 novembre sarà visitabile con ingresso libero a Teolo (Padova), al museo «Dino Formaggio». Una cinquantin­a di lavori che spaziano dalle sculture di piccole dimensioni realizzate in terracotta - ottenute mescolando gres alla creta, talvolta con ferro aggiunto- ai piatti dipinti. Dai disegni in carboncino e tempera agli acquerelli.

Un omaggio ai colli Euganei e Asolani che onora la bellezza del territorio e al tempo stesso lancia forte un monito, con la serietà e l’importanza inequivoca­bile di cui solo l’arte è capace: ci vuole rispetto. Per l’uomo e il suo territorio. Elio Armano sigilla questo suo pensiero rievocando frasi dell’amico poeta Andrea Zanzotto che egli incide nelle opere, tutte inedite. Opere così poetiche e piccole sembrano strane per un artista come Elio Armano, noto per le creazioni di enormi dimensioni, come lo sono i giganti di ferro ospitati nel «Giardino dei Giusti del mondo», sempre a Padova. E forse è proprio questa novità – micro - la chiave di lettura giusta per avvicinare un antico mondo perduto, fatto di innocenza, poesia e incanto.

I paesaggi di Armano sono piccoli ma le riflession­i da lui proposte sono davvero grandi. Le città in miniatura realizzate dall’autore, se confrontat­e con i paesaggi tridimensi­onali dei colli, sempre reinterpre­tati dall’artista, sembrano separare nettamente il mondo dell’uomo e quello della natura. Sarà possibile il dialogo tra questi mondi o il confronto genererà solo conflitti? Gli artisti difficilme­nte abbraccian­o divisioni manichee, così per Armano la natura non è solo buona, non regala di sé stessa solo un’immagine bucolica e idilliaca. Pensiamo alla furia di Vaia che ha distrutto milioni di alberi in Veneto.

Va anche detto però che i cambiament­i climatici che stanno sconvolgen­do madre natura sono anche figli di quel progresso cieco che mette il profitto sopra all’ambiente. Lo stesso che, nelle periferie delle città, porta masse di persone a vivere nella solitudine. E questo Armano - già sindaco di Cadoneghe e che nel tempo si è speso e dedicato ai problemi dell’architettu­ra e dell’urbanistic­a - lo sa bene.

Paolo Coltro nel testo critico a corredo delle opere esposte evidenzia l’aspetto etico ed estetico dell’opera di Armano: «Per Elio Armano i colli Euganei sono pettinati scrive il curatore - perché percorsi dalle striature ordinate dei vigneti. Ma non si tratta di un salotto, di un luogo patinato e profumato. Nelle colline di Armano si percepisce il lavoro dei contadini, la loro atavica fatica, che merge chiarament­e dai segni tracciati nella creta delle sue sculture». Coltro evidenzia poi tutto l’amore, evidenteme­nte condiviso, per il territorio veneto: «È una geometria dell’umanità che si raddensa in quel blocco d’argilla davanti ad Armano, e quando le sue unghie scorrono ad incidere - ma in realtà è una robusta carezza – la superficie, è come se i polpastrel­li corressero lungo la storia e insieme toccassero la natura. Altro che i famigerati “cento colpi di spazzola” brucianti di piacere, qui il pettinare è amoroso di quell’amore che viene prima e resta oltre l’ictus erotico, è lo scorrere del tempo con le persone care, è la condivisio­ne delle fatiche e delle dolcezze, è anche rustico amore per la natura, da bestemmiar­e e piangerci assieme, fosse di dolore o di gioia». Orari di apertura del museo: sabato, domenica e festivi 10-13 e 16-19. Informazio­ni al numero 335 7486097, email mac.comuneteol­o@gmail.com

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Elio Armano con una delle sue opere In mostra a Teolo una cinquantin­a di lavori che spaziano dalle sculture di piccole dimensioni realizzate in terracotta - ottenute mescolando gres alla creta, talvolta con ferro aggiuntoai piatti dipinti
Dai disegni in carboncino e tempera agli acquerelli
Colline e città Elio Armano con una delle sue opere In mostra a Teolo una cinquantin­a di lavori che spaziano dalle sculture di piccole dimensioni realizzate in terracotta - ottenute mescolando gres alla creta, talvolta con ferro aggiuntoai piatti dipinti Dai disegni in carboncino e tempera agli acquerelli
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Le opere di Armano invocano rispetto per l’uomo e per l’ambiente
Forme Le opere di Armano invocano rispetto per l’uomo e per l’ambiente

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