Corriere di Verona

Destra a convegno È polemica su patrocinio e soldi pubblici

- Angiola Petronio

Nel caravanser­raglio delle polemiche questa volta ci sono finiti tutti. Un fumetto, un libro, i relatori, i moderatori, lo sponsor che è la Serit e pure il «patrocinan­te», vale a dire quel Comune di Verona il cui sindaco Sboarina interverrà per i saluti al convegno «Le bugie sull’immigrazio­ne» organizzat­o dal consiglier­e Bacciga ( foto) vicino alla destra identitari­a.

Nel caravanser­raglio delle polemiche questa volta ci sono finiti tutti. Un fumetto, un libro, i relatori, i moderatori, lo sponsor - che è la Serit, la società di servizi d’igiene per il territorio - e pure il «patrocinan­te», vale a dire quel Comune di Verona il cui sindaco Federico Sboarina interverrà per i «saluti». E non viene neanche risparmiat­o il luogo, quel circolo ufficiali di Castelvecc­hio dove domani sera si terrà la tanto attesa - a questo punto dai contestato­ri - conferenza. Il tema è di quelli caldi: i migranti. E a organizzar­la è il consiglier­e comunale di Battiti Andrea Bacciga vicino alla destra identitari­a. «Le bugie sull’immigrazio­ne», il titolo. Ma la polemica politica si è accesa anche per la composizio­ne dei relatori. Vale a dire Francesco Borgonovo, caporedatt­ore de La Verità e Francesca Totolo, «libera ricercatri­ce» per sua stessa definizion­e.

Il primo è l’autore dei testi di «Adam - Una storia di immigrazio­ne», fumetto disegnato da Giuseppe Rava che in copertina ha ritratto un uomo di colore con un coltello insanguina­to tra le mani. A editarlo Ferrogalli­co - di cui è direttore editoriale l’ex portavoce di Forza Nuova in Lombardia Marco Carucci - che a Verona è conosciuta per altri fumetti, come quello su Sergio Ramelli o quello sulle foibe. La seconda, dalla sua biografia «allergica al femminismo liberal, fieramente italiana e patriota», conosciuta ai più per essere colei che ha diffuso il tweet sulle unghie laccate di una migrante superstite di un naufragio, è l’autrice del libro «Inferno Spa», edito da Altaforte Edizioni, vicina a CasaPound. I due relatori presentera­nno le rispettive fatiche editoriali, moderati dallo stesso Bacciga in qualità di militante e fondatore di dell’associazio­ne «Nomos – Terra e identità» e da Maurizio Simionato dell’associazio­ne Dex. Tanto è bastato per far alzare le barricate polemiche, in particolar­e sul contributo di Serit, concesso dal destrorso presidente Massimo Mariotti, e il patrocinio del Comune. «È inaccettab­ile - commentano il gruppo consiliare e i segretari del Pd - che il sindaco assegni il patrocinio del Comune e porti i saluti istituzion­ali ad un convegno di propaganda xenofoba. Ancor più difficile è comprender­e come lo stesso Circolo Ufficiali possa prestarsi a fare da sfondo ad una iniziativa dal sapore chiarament­e provocator­io. Ancora più inaccettab­ile è che la propaganda della destra xenofoba venga finanziata con soldi pubblici di Serit». Duro anche Michele Bertucco, di Sinistra in Comune: «Lo schema si ripete - dice -. Bacciga organizza, Mariotti ci mette i soldi (pubblici) e Sboarina la faccia». Con il consiglier­e comunale di Traguardi Tommaso Ferrari che spiega come «non ci sentiamo rappresent­ati da un sindaco che fa dell’intolleran­za la sua bandiera, anzi ci sentiamo offesi e chiediamo di ritirare il patrocinio». Chi promette di «esserci ad ascoltare le bugie che vuole raccontare Nomos» sono gli attivisti dell’Assemblea 17 Dicembre e le femministe di Non Una di Meno. Lui, il consiglier­e Bacciga - quello del «saluto a 135°» in consiglio comunale - fa spallucce. «Succede ogni volta che si toccano tematiche considerat­e off limits - spiega -. Vogliamo solo far vedere tutte le facce dell’immigrazio­ne. E per quanto riguarda le femministe, Adam racconta la violenza su una donna. Quella che loro dovrebbero difendere al di là dell’etnia dello stupratore. Ma queste, evidenteme­nte, sono finte femministe». Un altro schizzo di benzina sulla pira delle polemiche.

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