Monopattini a noleggio, pronte a Verona altre 14 ditte
In 10 giorni già elevate 11 multe. Zanotto: «Preoccupati, stiamo vedendo di tutto»
Alla ditta Bit, finora l’unica a noleggiare monopattini in città hanno chiesto di aggiungersi altre 14 aziende, provenienti da diverse zone d’Italia. E si rischia il caos.
«Sono passati solo dieci giorni ed è attiva una sola ditta di noleggio, ma siamo già preoccupati perché qui stiamo vedendo di tutto, e la città non può diventare una jungla…». Il vicesindaco Luca Zanotto ed il comandante della polizia municipale, Luigi Altamura, vanno giù duri e non usano giri di parole, nella riunione convocata a Palazzo Barbieri da Zanotto, per incontrare tutte le imprese che si preparano ad aggiungersi alla ditta Bit, finora l’unica a noleggiare monopattini in città e a cui hanno chiesto di aggiungersi altre 14 aziende, provenienti da diverse zone d’Italia. Perché il business, evidentemente, c’è. Ma c’è anche un gran bisogno di disciplina. Altamura sventola foto che parlano da sole: monopattini abbandonati ovunque, messi di traverso sui marciapiedi (da via Faccio a via Tazzoli) o usati in maniera pericolosissima (ad esempio piombando dal cavalcavia di viale Piave per andare alla stazione, usando la corsia preferenziale, proibitissima, senza giubbetto e senza fanalini, rischiando letteralmente la pelle, visto il traffico circostante). Per non parlare dei mezzi che sfrecciano contromano o di quelli che, spessissimo, salgono sui marciapiedi. O dei 10 monopattini pronti per il noleggio ma installati accanto alla fermata del bus di piazza Bra, con evidente ostacolo per viaggiatori e passanti. O di chi trasporta animali, o valigie, o merci, oppure supera (abbondantemente) i 20 chilometri l’ora. Finora sono state erogate 11 multe, ma il numero sembra destinato a crescere in misura esponenziale. Zanotto ed Altamura, affiancati dall’ingegner Fasoli, del settore viabilità, fanno appello agli aspiranti noleggiatori accorsi in massa alla riunione: «Ottima cosa l’imprenditoria – spiegano – ma dovete collaborare, altrimenti si rischia il caos». Viene illustrata anche un’altra piccola follia che pare stia dilagando: quella dei figlioli che copiano le credenziali della app che papà o mamma usano per noleggiare il monopattino, per poi prestarle all’amico, che le passa al gruppo intero, di cui magari fanno parte minorenni o ragazzi senza il patentino. E se succede un guaio? Altamura ricorda a tutti che «in primo luogo viene individuata la ditta noleggiatrice, che è obbligata in solido, poi si arriva al papà, cui spetterà eventualmente vedersela col ragazzo….». E le sanzioni potrebbero salire alle stelle (c’è l’assicurazione? Il patentino? I fanalini? E il giubbetto notturno obbligatorio?).
Gli imprenditori presenti promettono collaborazione e formulano le loro richieste (in base a cui potrebbe arrivare anche una nuova delibera): creeranno punti di prelievo dei mezzi, molti in prossimità dei parcheggi scambiatori, isto che uno degli obiettivi è quello di alleggerire il traffico tra periferia e centro, ma anche in piazza Bra e piazza Erbe, ed avvertiranno gli utenti sulle regole vigenti. Ma bisognerà che a capire quelle regole siano gli utilizzatori finali. Anche perché, se la ditta oggi attiva offre 150 monopattini, con le altre 14 in arrivo si salirebbe a 2.250, senza contare quelli di proprietà degli utenti. E se non si rispetteranno le regole, il rischio-jungla schizzerà alle stelle.