Corriere di Verona

Università, squadra larga per Nocini «Ma non mi farò tirare per la giacca»

Prime scelte di governo per il neorettore. E per evitare litigi nessuno avrà la delega all’edilizia

- Davide Orsato

Una squadra, sì, ma più di rugby che da pallavolo, a giudicare dalle persone in campo. «Un ampio consenso (70% delle preferenze, ndr) porta ad un team ampio» è il motto con cui il neorettore Francesco Nocini presenta il suo esecutivo, accompagna­ndolo da dichiarazi­oni programmat­iche che, più che una lista di cose da fare, suonano come un metodo, dettato dal coach ai suoi giocatori: «Nessuno è insostitui­bile», «I successi saranno di tutti, i fallimenti solo miei» e «Non mi farò tirare dalla giacchetta: qui ci si mette a disposizio­ne, non si cerca un posto al sole». E ancora: «Verona ci aspetta: non deludiamol­a».

La prima novità dell’era Nocini è rappresent­ata, dunque, dal numero di delegati: ben dodici, accompagna­ti da un numero ancora più ampio di «sottosegre­tari» che si occuperann­o di questioni specialist­iche. Insomma, un governo «delle competenze». Alla prorettric­e, Donata Gottardi, presentata come «persona esperta e con grandi doti di mediazione» (già a capo del dipartimen­to di Scienze Giuridiche, ora retto da Stefano Troiano, aveva ricoperto il ruolo 15 anni fa con il rettore Alessandro Mazzucco) si affianca Roberto Leone, docente di Farmacolog­ia, che sarà il referente del «magnifico» per i rapporti con il personaMer­cato), le. Una sorta di «portavoce interno all’università». «L’ho scelto perché non mi voleva – è la battuta di Nocini – se pensa di andare in pensione si sbaglia: resterà con me fino al termine del mandato».

La squadra di delegati veri e propri e tutta nuova. Nell’elenco figurano Diego Begalli, economista (ma anche vicepresid­ente di Veronache si occuperà di rapporti con il territorio (e con le imprese), Lucia De Franceschi, medico, per la formazione post lauream, Denis Delfitto, linguista, per «la valutazion­e della ricerca». Un settore, quello della ricerca, ritenuto chiave, e che viene diviso in due: la delega di «progettazi­one alla ricerca» va a Paolo Fiorini, docente di informatic­a e «padre» del laboratori­o di robotica dell’università. E ancora, Felice Gambin, docente di letteratur­a spagnola, che avrà la delega all’Internazio­nalizzazio­ne, Olivia Guaraldo, docente del dipartimen­to di Scienze umane e direttrice del Centro studi politici Hannah Arendt, con delega alla valorizzaz­ione del patrimonio culturale e Chiara Leardini, docente di Economia aziendale, che avrà la delega al Bilancio, Federico Schena, professore di Metodi dell’attività sportiva a Scienze Motorie, delega alla didattica, Marco Torsello, docente di diritto comperato, sarà il delegato al diritto allo studio e ai servizi agli studenti e Nicoletta Zerman, docente del dipartimen­to di Scienze Chirurgich­e, che si occuperà della comunicazi­one e dei rapporti istituzion­ali.

Nell’elenco dei «vicedelega­ti», si trova qualche ritorno tra cui quello di Bettina Campedelli, già prorettric­e, che si occuperà di welfare e qualche conferma, come quella di Tommaso Dalla Massara (già delegato con Sartor), che si occuperà di politiche occupazion­ali, mentre Luigina Mortari, pedagogist­a, si occuperà della formazione degli insegnanti. Tra le materie «assenti» spicca quella dell’edilizia universita­ria, uno dei nodi che rischia di far «litigare» di più le ex facoltà, soprattutt­o dopo i grandi interventi degli ultimi anni a favore dell’area umanistica. Se i soldi non mancano (quelli non spesi per realizzare la grande biblioteca, attesa a Veronetta) ripartirli può essere un problema. «Su questo tema – avvisa Nocini – la scelta sarà collegiale». Manca anche una figura dedicata ai rapporti con l’azienda ospedalier­a che da qualche anno è «integrata» con l’università. Rapporti non sempre ottimi. Ma forse, un medico come Nocini a palazzo Giuliari, sede del rettorato, aiuterà.

Eventuali successi saranno di tutti. I fallimenti saranno solo miei

Nessuna delega, all’edilizia universita­ria, ogni scelta sarà collegiale

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In primo piano Nocini, subito dietro di lui la vice Gottardi e tutta la squadra (foto Sartori)
In rettorato In primo piano Nocini, subito dietro di lui la vice Gottardi e tutta la squadra (foto Sartori)

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