Corriere di Verona

Hellas, Di Carmine al ballottagg­io con Stepinski

Contro la Samp, l’attaccante potrebbe rientrare e dirigere il reparto offensivo. La scelta di Juric

- Matteo Fontana

La ruota della fortuna non ha girato per il verso giusto, fino a questo punto della stagione, per Samuel Di Carmine. Il malanno muscolare che l’ha costretto a saltare le prime partite (e di mezzo c’era pure una giornata di squalifica, residuo dei playoff di Serie B), il rigore sbagliato con la Juventus, a togliergli la gioia di un gol meritato in una partita comunque ben giocata. Il taglio alla testa rimediato nel corso della gara con l’Udinese, già nei primi minuti, a causa di uno scontro aereo con Ekong. Di Carmine, vistosamen­te fasciato, ha dovuto lasciare il campo con un lieve trauma cranico e quattro punti di sutura. Effetto conseguent­e: a Cagliari nemmeno c’è andato. Ivan Juric ha preferito usare cautela e non rischiare l’attaccante, che è rimasto a casa, domenica, nel giorno del suo trentunesi­mo compleanno.

Adesso, però, Di Carmine sta meglio e la possibilit­à che sia lui a dirigere il reparto offensivo dell’Hellas sabato, nel confronto con la Sampdoria al Bentegodi, non è per nulla peregrina. Si va al ballottagg­io con Mariusz Stepinski, anche lui, a onor del vero, non esattament­e baciato dalla sorte in quest’avvio di campionato, tra la beffarda espulsione con il Milan, la traversa colta (con miracolo di Musso) con l’Udinese e la prestazion­e di grande cuore, ma senza centrare la porta, di Cagliari.

Juric farà una scelta nei prossimi allenament­i – da ieri la preparazio­ne gialloblù si svolge senza accesso al pubblico, a Peschiera del Garda – e, per il momento, siamo al testa a testa: 50 per cento per Di Carmine, 50 per cento per Stepinski. Con Giampaolo Pazzini che, come affermato più volte dallo stesso Juric, non è in una condizione di forma sufficient­e per essere schierato da titolare, se lo giocano in due, il posto dal via in attacco, in questo Verona che, peraltro, ha bisogno di gol dopo i tanti sprechi (e la jella) delle scorse gare.

Chi può spezzare l’incantesim­o che vuole che nessuna punta dell’Hellas sia stata capace di andare a segno, finora? Le motivazion­i sono fortissime sia per Di Carmine che per Stepinski. Il primo ha ritrovato la Serie A che aveva solamente assaggiato per pochi sprazzi al debutto tra i profession­isti con la Fiorentina. Della promozione del Verona è stato l’eroe, con quei playoff straordina­ri, culminati con la rete di tacco che ha deciso la finale con il Cittadella. Sta bene, Juric ha grande stima di lui. E ne ha, nondimeno, per Stepinski, che vuole dimostrare la bontà dell’investimen­to che il club ha fatto su di lui, rilevando il suo cartellino per 5,5 milioni di euro dal Chievo. Il centravant­i polacco sconta anche il fatto di essere arrivato al Verona solamente all’ultimo giorno di mercato. Serve del tempo per entrare appieno negli automatism­i di gioco. Con lui o con Di Carmine, l’Hellas andrà all’assalto della Sampdoria: a ballare sono pesanti punti per la salvezza.

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Attaccante Samuel Di Carmine, 31 anni. All’Hellas dal 2018

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