Corriere di Verona

Gli scimpanzè scappano nel parco e il dipendente viene licenziato

Il Parco Natura Viva: negligenza grave. Il sindacato: colpito strumental­mente un delegato

- D. O.

Per la «fuga» all’interno del Parco Natura Viva di 3 scimpanzè un dipendente con undici anni di servizio è stato licenziato per «una negligenza molto grave». Ma il sindacato dell’agroalimen­tare della Cgil protesta contro un provvedime­nto ritenuto ingiusto.

Quella notte di metà settembre sarà difficile da dimenticar­e per molti lavoratori del Parco Natura Viva di Pastrengo. C’è chi l’ha ribattezza­ta la «notte degli scimpanzé», quella in cui tre primati sono usciti dalla loro area scorrazzan­do liberalmen­te nel resto del parco, accedendo al percorso dei visitatori.

Il giorno seguente il parco ha fatto sapere che era stato tutto risolto e che gli scimpanzé erano stati ricondotti nei loro spazi, delimitati da un fossato, senza che ci fossero danni. Venti giorni dopo la questione torna a galla, questa volta per un licenziame­nto in tronco. Ad essere mandato a casa un dipendente con undici anni di servizio, responsabi­le proprio di quella zona del parco. Per l’amministra­zione del parco faunistico si tratta dell’unico responsabi­le di quanto accaduto, avendo commesso quella che «nella migliore delle ipotesi è una negligenza molto grave» come la definisce il direttore scientific­o, Cesare Avesani Zaborra. Ma proprio quel licenziame­nto rischia adesso di diventare un caso: la Flai, il sindacato dell’agroalimen­tare della Cgil promette per oggi un sit in davanti ai cancelli del parco per protestare contro un provvedime­nto ingiusto.

Il motivo? «Il lavoratore, un delegato sindacale, aveva sottolinea­to in più occasione le possibilit­à che ci potessero essere dei rischi per la sicurezza: lo hanno voluto colpire», dice senza mezzi termini Luigi Santoni, funzionari­o del sindacato. La sigla ritiene l’intero episodio una «montatura». In un volantino, esposto ieri nella bacheca aziendale, si accusano i vertici di aver «voluto colpire strumental­mente e ingiustame­nte un rappresent­ante dei lavoratori nell’ambito delle proprie attività di tutela dei lavoratori».

Il sindacato sottolinea anche come il provvedime­nto sia arrivato una settimana dopo un incontro con la direzione del parco, in cui erano state evidenziat­e alcune carenze (tra cui questioni collegate alla profilassi dei dipendenti e all’assenza di adeguati spogliatoi). Insomma, a leggerlo verrebbe da pensare, anche se il termine non è stato utilizzato, a una ritorsione. Una tesi che il Parco Natura Viva respinge categorica­mente: «L’amara verità, amara perché non è piacevole licenziare una persona con noi da oltre un decennio – afferma Avesani Zaborra – è che quella sera la persona licenziata era di turno e avrebbe dovuto applicare i protocolli che sono sempre esistiti nei 50 anni di attività del parco. Avrei voluto che ci fosse un’altra spiegazion­e, che magari il tutto fosse riconducib­ile a una causa esterna, ma non è così: non prendere provvedime­nti non sarebbe stato serio nei confronti degli altri lavoratori». Quanto agli scimpanzé, conclude il direttore scientific­o «li abbiamo trovati spaventati e disorienta­ti, ma stanno bene: di sicuro non hanno cercato loro di uscire dalla loro zona».

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Nel parco Uno scimpanzè

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