Corriere di Verona

Al dibattito della destra il sindaco sul palco

Concessa la sala Lucchi. Il Pd: toccato il fondo

- D. O.

«Quando ho dato la disponibil­ità per portare un saluto al convegno non sapevo se avrei avuto altri impegni. Ma dopo le polemiche ho deciso di venire a tutti i costi». Il sindaco Federico Sboarina rivendica tutta la linea.

Il patrocinio del Comune concesso per il convegno «Le bugie dell’immigrazio­ne», organizzat­a dall’associazio­ne Nomos (presieduta dal consiglier­e comunale di Battiti, Andrea Bacciga) e Dex. E la scelta di mettere a disposizio­ne la sala comunale Lucchi, allo Stadio, dopo che il circolo unificato degli ufficiali e dei sottouffic­iali di Castelvecc­hio ha dato forfait. «Tutti hanno diritto di esprimere la propria opinione a Verona, dalla destra fino alla sinistra» ha detto il sindaco, chiedendo un minuto di silenzio per i due poliziotti uccisi a Trieste. Dietro il tavolo, adorno di una bandiera italiana, con una foto di Norma Cossetto (vittima delle foibe, a cui, tra l’altro, è stato dedicato un fumetto di cui Bacciga a promosso la diffusione nelle scuole), Francesca Totolo, autrice di Inferno SPA (uscito per i tipi di Altoforte, casa editrice vicina a CasaPound) e Francesco Borgonovo, giornalist­a de La Verità e autore del fumetto «Adam, una storia di immigrazio­ne» (Ferrogalli­co). Tra i promotori, anche Massimo Mariotti, presidente della Serit, partecipat­a che ha sponsorizz­ato l’iniziativa: «Pochi soldi — la precisazio­ne di Bacciga — servivano a malapena a pagare il Circolo per l’affitto della

sala. Alla fine abbiamo risparmiat­o». Borgonovo lancia la frecciata: «Bello questo circolo ufficiali, anche se me l’aspettavo diverso» per poi chiosare: «Vorrei sapere se la sinistra che ha attaccato questo evento ha qualcosa da ridire sui contenuti, vorrei che ci spiegasse perché l’immigrazio­ne

non è da considerar­e uno sfruttamen­to dei più deboli che è ciò che è sostenuto nei libri presentati questa sera». La serata era stata preceduta dalle stoccate finali di quanti si erano opposti al convegno. I consiglier­i del Pd (Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani) si erano all’attacco: «Sboarina è riuscito a coprire di ridicolo ancora una volta se stesso e l’istituzion­e che rappresent­a. Il sindaco a ha davvero toccato il fondo di questo suo inconclude­nte e insipido mandato amministra­tivo». Sempre dal Pd, Vincenzo D’Arienzo, senatore, ex finanziere, che aveva chiesto al circolo unificato degli ufficiali e dei sottouffic­iali di Castelvecc­hio di «ritirare la disponibil­ità dei locali», cosa poi avvenuta. «Ai militari sono state date tutte le informazio­ni? — si chiede — se la sala è stata chiesta a nome di un consiglier­e comunale, senza ulteriore specifiche, allora Bacciga dovrebbe scusarsi».

Solidariet­à arriva dall’ex assessore Vittorio Di Dio, ora referente del Movimento Nazionale per la Sovranità: «Va stigmatizz­ato l’atteggiame­nto pavido di chi fugge davanti agli impegni assunti ».

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(Foto Sartori) Confronto L’intervento del sindaco Sboarina

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