Esponente di FdI fuori dalla squadra di calcio «per motivi politici»
Da una parte c’è Elvira Bello, presidente del circolo Fratelli d’Italia di Cadoneghe nel Padovano, che voleva tornare a giocare a calcio a 5 dopo anni di inattività. Dall’altra c’è una squadra femminile, il «Quadrato Meticcio», un’associazione sportiva indipendente che basa il suo statuto sui fondamenti dell’anti razzismo, dell’accoglienza e dell’inclusione, e che cercava un portiere per disputare un campionato amatoriale. Due settimane fa Elvira Bello li ha contattati e ha iniziato ad allenarsi con loro, fermandosi poi sette giorni per una vacanza. Al rientro agli allenamenti ha ricevuto il benservito dalle ormai ex compagne, per le loro visioni politiche diametralmente opposte. E qui la questione prende due strade divergenti. Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, allontanata dopo che i membri dell’associazione hanno visto i suoi post su Facebook, lo sport e la politica dovrebbero viaggiare su binari diversi. «Cercavo una formazione di calcio a 5 con cui allenarmi vicino a casa dato che ho anche una bambina. Ho iniziato con il Quadrato senza conoscere la loro storia e le loro posizioni. Ho scoperto che il gruppo sostiene i temi dell’inclusione e porta avanti attività di integrazione con gli extra comunitari. Di per sé sono belle iniziative ma a me interessava solo giocare». All’esponente politica non è andato giù il discorso con cui la capitana l’ha di fatto estromessa dalla formazione: «Mi ha detto che questa è una squadra dove l’aspetto politico pesa almeno per il 50%. Io intendo lo sport come un qualcosa che non c’entra con la politica, posso giocare contro una del Pd o con un’avversaria della Lega, poco cambia». A sancire la sua esclusione sarebbero stati i post che la Bello ha condiviso e che hanno indignato le compagne. Si tratta di critiche all’operato di alcuni immigrati molesti, ai clandestini e di un «like» alla pagina sulle frasi di Mussolini. Dal canto suo il Quadrato Meticcio difende le sue scelte attraverso la voce del presidente Mattia Boscaro: «Non è ancora stata presa una decisione definitiva ma è in atto una discussione interna. Questa persona però, dato quello che condivide sui social, è semplicemente incompatibile coi nostri valori etici e anche con quelli del Coni. Ci sono post contro i migranti, a favore dell’uso delle armi o riproduzioni di Mussolini. Mi sembra incredibile che sia lei che venga ad accusare noi di discriminazione. Non siamo una squadra qualsiasi e abbiamo un’attenzione particolare a certe tematiche, che difenderemo in ogni contesto».