Competence center, parte il primo bando
(g.f.) Disco verde per i primi finanziamenti alle imprese che intendano presentare progetti di innovazione e ricerca industriale in chiave «4.0». Il Competence Center veneto Smact, è il primo in Italia ad aver pubblicato un bando, per un importo complessivo di 1,8 milioni di euro, attraverso cui erogare risorse fino al 50% dell’investimento previsto e per un massimo di 200 mila euro. Le richieste (i modelli sono scaricabili dal sito www.smactcc.it) vanno presentate entro il 29 novembre. Per Fabrizio Dughiero, prorettore dell’Università di Padova e presidente del consiglio di gestione del Competence Center, si tratta di «un primo forte segno di vitalità ed efficienza, dato che così vengono distribuite senza ritardi alle aziende risorse che ci sono state affidate a questo scopo dal ministero dello Sviluppo economico. Questo inoltre ci consente di iniziare la costruzione di un ecosistema di aziende che, assieme alle Live Demo che stiamo realizzando a Padova, Trento e Trieste, raccolga i luoghi in cui l’Industria 4.0 diventa pratica quotidiana e tangibile». Allo Smact partecipano tutte le Università trivenete e centri di ricerca quali Fondazione Bruno Kessler e Istituto nazionale di fisica nucleare e alcune tra le aziende più innovative, per un totale di 40 partner. Al centro di competenza nordestino il Mise ha assegnato 7 milioni di euro per orientare le Piccole e medie imprese nel percorso di digitalizzazione, formare imprenditori e decisori ai temi cardine dell’Industria 4.0 e cofinanziare i progetti migliori di innovazione, segmento, quest’ultimo, sul quale si concentra il bando oggi pubblicato. I progetti proposti potranno avere una durata compresa fra i 12 ed i 18 mesi e sono ammesse spese per i costi di personale, per l’utilizzo della strumentazione nei tempi della durata del progetto, per la licenza o l’acquisizione di brevetti, consulenze ed altre per forniture di materiali. A pesare di più sul punteggio finale saranno dimensioni come l’innovatività del progetto, la sua coerenza con gli obiettivi indicati da Smact e la maggiore capacità di autofinanziarsi riducendo la quota richiesta.