Denatalità, input dalle donne «Più risorse per le famiglie e congedi di paternità lunghi»
Golfo: «È un’emergenza». De Bortoli: «Non si scelga fra figli e lavoro»
Prestiti per finanziare gli asili nido, uno stanziamento di 10 miliardi da parte del governo per il sostegno alla famiglia, il ricalcolo degli sgravi e delle detrazioni fiscali, congedi di paternità obbligatori retribuiti per almeno tre settimane e non trasferibili, pubblicità progresso per far conoscere alle donne le agevolazioni esistenti a cui hanno diritto. Ma anche investimenti sulla scuola con particolare attenzione alle aree periferiche per ridurre il divario educativo e garantire a tutti i ragazzi le stesse opportunità, rendere più accessibili le nuove tecnologie e fare in modo che siano ugualmente diffuse su tutto il territorio nazionale.
Sono solo alcune delle proposte che sono state illustrate ieri mattina nell’aula magna dell’Università di Treviso. «Quando si parla di sostenibilità oggi si pensa all’ambiente più che alla sostenibilità sociale. Noi siamo convinti che le due cose debbano stare insieme», ha spiegato Annalisa Oboe, prorettrice dell’Università di Padova, aprendo la sessione plenaria di «Donne economia e potere», il seminario internazionale della Fondazione Marisa Bellisario, che quest’anno aveva come focus la crescita sostenibile.
«La principale emergenza ha ribadito la presidente della Fondazione Lella Golfo - è quella demografica: in Italia non si fanno più bambini». La priorità sono quindi i servizi e le misure di sostegno alle famiglie. Stefano Barrese, responsabile della Divisione banca dei territori di Intesa San Paolo, ha anticipato che il gruppo intende creare un prestito di lunga durata e a tasso zero per venire incontro alle coppie, finanziando gli asili nido.
«Per rilanciare il tasso di natalità dobbiamo uscire dal dilemma che costringe le donne a scegliere tra la famiglia e il lavoro», afferma l’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. «Credo che il gender gap dovrebbe essere una delle preoccupazioni principali del Paese continua De Bortoli - e che le associazioni di categoria dovrebbero chiedere ai loro iscritti di dichiarare qual è la loro posizione su questo».
Un’altra questione ancora irrisolta è quella dei congedi di paternità. La legge di Bilancio 2019 ha portato il congedo obbligatorio a 5 giorni. Troppo poco dicono le protagoniste della Cernobbio delle donne, che hanno proposto di estenderlo ad almeno tre settimane a cui possono aggiungersi le quattro di congedo facoltativo indicate dal Parlamento Europeo.
Per fare sì che stare a casa con i figli diventi un’abitudine anche per gli uomini è necessario sradicare gli stereotipi sulla divisione dei ruoli, a partire dalla comunicazione. «Servono pubblicità progresso in cui l’uomo venga proposto come una persona che si occupa dei figli e non solo come superman», osserva Monica Mosca, direttrice di Gente e moderatrice del tavolo sulla famiglia.
Il 45% delle donne tra i 18 e i 49 anni non ha ancora avuto figli e meno del 5% delle coppie progetta di metterne al mondo uno rivela lo studio sulla denatalità realizzato da Alessandra Ghisleri. «Una donna che ha uno stipendio al di sotto dei 2.500 euro, magari separata, non può permettersi di avere un figlio spiega la direttrice di Euromedia Research - perché non sarebbe in grado di pagare la baby-sitter o il campo estivo quando la scuola è chiusa e lei deve andare a lavoro». La sostenibilità sociale passa anche attraverso il sostegno all’istruzione affinché «tutti i giovani siano messi nella condizione di poter dare il meglio di sé».
A dirlo è l’ex ministra Elsa Fornero, coordinatrice del tavolo sulle nuove generazioni, da cui viene la richiesta di investire anche sulla «formazione esperienziale». Tra le istanze delle oltre 250 protagoniste della due giorni della Fondazione Bellisario ci sono anche l’attenzione all’ambiente, la riduzione del cuneo fiscale e un’Europa più forte. «Queste proposte, che metteremo per iscritto nella nostra Carta delle donne, d’ora in poi devono diventare vere -conclude la presidente Golfo - .Se per essere ascoltate dobbiamo fare come Greta, lo faremo».
Ghisleri Con meno di 2.500 euro al mese non si può pensare a un figlio
Fornero La sostenibilità sociale passa anche attraverso percorsi di istruzione