Case e alberghi, Cortina è già un cantiere
Gru e impalcature, 19 hotel stanno ristrutturando E poi case, strade, piste «Ci sono prenotazioni prese con sette anni di anticipo»
«Quando avremo finito, sarà bellissima», assicura il sindaco di Cortina, Giampietro Ghedina, usando le stesse parole che potrebbe scegliere un chirurgo estetico. Mentre parla, i macchinari delle imprese edili stanno lavorando su hotel, strade e case.
CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO)
«Quando avremo finito, sarà bellissima», assicura il sindaco di Cortina, Giampietro Ghedina, usando le stesse parole che potrebbe scegliere un chirurgo estetico. Mentre parla, come fossero degli enormi bisturi i macchinari delle imprese edili stanno tracciando nuove forme: una gonfiatina alla volumetria degli hotel, una tiratina all’asfalto delle strade, le facciate dei ristoranti rimesse a lucido e i vecchi fienili ringiovaniti e trasformati in appartamenti.
In vista dei Mondiali di sci del 2021 e, soprattutto, delle Olimpiadi del 2026, i «ritocchini» alla Regina delle Dolomiti sono già iniziati. Basta passeggiare per il mitico Corso Italia per ritrovarsi circondati dai cantieri: per le nuove cabinovie, per i parcheggi, per le infrastrutture, fino a quelli che si scorgono sulle montagne e che consegneranno agli atleti le nuove piste da sci: «Stiamo rispettando la tabella di marcia – dice Ghedina – l’unico ritardo riguarda le quattro varianti previste al sistema viario che porta fin qui, ma perfino il ministro Federico D’Incà mi ha assicurato che Anas chiuderà in tempo».
Il simbolo del «grande disegno» che entro un paio d’anni promette di mostrare al mondo una cittadina diversa – più moderna, efficiente, sostenibile – è la gru. Ce ne sono ovunque, a Cortina: spuntate come funghi intorno a locali pubblici e abitazioni private. Prima ancora di entrare in paese, nella frazione di Zuel – a due passi dal trampolino reduce dai Giochi del ’56 - si scorgono le impalcature che affiancano il resort Rosapetra, un cinque stelle frequentato quasi esclusivamente da clienti stranieri. I muratori stanno costruendo la nuova area che ospiterà cinque suite con idromassaggio. Alcune – assicurano - sono già prenotate in vista dei Mondiali.
Esagerati? Neanche per sogno: all’hotel De la Poste (quello con la famosa terrazza che negli anni d’oro si affollava di Vip e paparazzi) non ci sono più camere libere in vista delle gare del 2021: «E dall’America abbiamo già le prime prenotazioni per le Olimpiadi del 2026», assicura il proprietario, Gherardo Manaigo, che è anche presidente del Distretto turistico delle Dolomiti: «Finalmente si torna a pensare positivo, c’è grande energia e voglia di fare».
Allo stesso modo la pensano anche Michele e Paola Gualandi, proprietari dell’hotel Cristallo: «Abbiamo una grande occasione di visibilità internazionale e una grande opportunità per adeguare i servizi. Passati gli eventi sportivi, sogniamo di ritrovarci con una Cortina facilmente raggiungibile e con impianti moderni».
Sia chiaro: il piano regolatore è sempre lo stesso e quindi resta quasi impossibile costruire nuove abitazioni. I tanti cantieri ruotano invece intorno a ristrutturazioni di vecchi stabili e alle deroghe che il Comune concede agli hotel per ampliare e migliorare le strutture: «Finora sono già diciannove gli alberghi in fase di rinnovamento o ristrutturazione», spiega il sindaco. Si aumentano le volumetrie, ricavando spazio per centri benessere e camere più grandi e dotate di Spa. Perché la cittadina ampezzana continuerà a puntare sulla clientela più esigente (e danarosa). «Alcuni hotel abbandonati da tempo – prosegue Ghedina - finalmente verranno rimessi a nuovo: l’“Ampezzo” è stato acquistato da una società russa e diventerà un 5 stelle, un altro gruppo internazionale farà dell’ “Italia” un 4 stelle superior, mentre l’ “Impero” entrerà a far parte del sistema Bulgari. E so che anche la catena Hilton sta cercando una struttura adatta ai propri standard…».
Insomma, Cortina è un brand che significa lusso: «Il negozio Dior aprirà entro Natale – prosegue il primo cittadino – e credo che altri grandi marchi del mondo della Moda vorranno esporre i loro prodotti nelle nostre vetrine». Per l’architetto Valentina Bernardi, che rappresenta uno degli studi più importanti della cittadina bellunese, «tutto questo fermento è positivo. Dopo anni di stallo nel settore immobiliare, finalmente i rampolli delle famiglie più in vista del nostro Paese stanno facendo la stessa scelta che fecero i loro genitori trenta o quarant’anni fa: investire a Cortina. Mondiali e Olimpiadi hanno dato la spinta necessaria per attirare anche i turisti più giovani». Lo studio Bernardi è impegnato in molti progetti: «Mai visti così tanti cantieri», assicura l’architetto. «Ma sia chiaro: è uno sviluppo super-controllato, non c’è alcun rischio di una cementificazione selvaggia. Cortina non soffocherà a causa dei troppi edifici, come è accaduto a Saint Moritz».
Eppure le gru arrivano anche in pieno centro. «Il prezzo degli affitti è cresciuto del 10 per cento negli ultimi due anni», spiega Marino Piccolotto, dell’agenzia immobiliare «Abitare Cortina». In questi giorni è impegnato nel gestire le trattative per chiunque voglia acquistare uno dei 120 posti auto nel maxi-parcheggio a cinque piani che sta sorgendo a due passi da Corso Italia: un garage costerà circa 210mila euro. Chi è interessato a comprare un appartamento, invece, è meglio che si prepari a sborsare tra i 9mila e i 13mila euro al metro quadrato. C’è chi si spinge perfino a chiederne 18mila. «Ma a queste cifre è comunque un affare – conclude l’agente – perché ancora nessuno è in grado di valutare quale sarà l’effetto-Olimpiadi sul valore degli immobili». Dietro ogni gru, insomma, si nascondono milioni di euro.
Ghedina Molti marchi del lusso e della moda stanno cercando uno spazio in città
Manaigo Finalmente si torna a pensare positivo, c’è grande energia. C’è già chi ha prenotato per il 2026