Dipendente licenziata, è polemica
Una questione di fondi tagliati. La conseguente «revisione» anche delle varie posizioni lavorative. Una collocazione diversa e non accettata. C’è questo dietro il licenziamento di una dipendente della Fondazione Cariverona, denunciato dalla Fabi, il sindacato autonomo dei bancari. «Si tratta di un precedente allarmante - è scritto in un comunicato stampa -. Anzitutto per il prestigio di cui gode la Fondazione Cariverona in ambito cittadino. E poi perché, di fatto, viene sancita la presunta impossibilità di procedere alla ricollocazione della lavoratrice in qualsiasi altra attività svolta all’interno dello stesso ente e si lascia intendere che qualsiasi altra riduzione di lavoro potrebbe comportare scelte analoghe». La dipendente è stata licenziata «per giustificato motivo oggettivo». In sostanza l’incarico che la donna ricopriva, proprio per i tagli dei fondi, è stato cancellato. E le è stato proposta «una soluzione - spiega la Fabi - che prevedeva lo spostamento in altra società di dimensioni minori, con diverso contratto, inquadramento inferiore e orario ridotto al 40%. Una soluzione inaccettabile per la lavoratrice, ragion per cui la procedura conciliativa si è conclusa con esito negativo. E la Fondaobbligando zione, in meno di 24 ore, ha proceduto con il licenziamento». Dal canto suo Fondazione risponde che «le entrate si sono ridotte in media del 49%, a una revisione estesa di tutte le componenti della Fondazione che aveva proposto alla lavoratrice una soluzione che mirava a garantire una collocazione nell’ambito della società strumentale della Fondazione stessa. Avendola lei ritenuta non interessante Fondazione Cariverona ha risolto il rapporto di lavoro in essere per giustificato motivo oggettivo. Riteniamo che anche in questa occasione sia stato fatto quanto possibile per arrivare a una soluzione in linea con i valori fondant della nostra istituzione».