Paniz: «Vitalizi, siamo in attesa della sentenza»
Nel giorno del via libera alla Camera dei deputati al taglio dei parlamentari viene subito alla mente il ricordo dell’esultanza dell’allora vice premier Luigi Di Maio assieme ai suoi sodali pentastellati per un altro taglio, quello dei vitalizi agi ex deputati. Era il 12 luglio 2018 e solo pochi mesi dopo, il 16 ottobre dello stesso anno, anche il Senato si è allineato a quanto già deciso a Montecitorio.
Quella decisione non venne presa bene da chi, ex parlamentare, già percepiva il vitalizio e si sarebbe visto decurtare, a partire dall’1 gennaio 2019, fino all’80% dell’assegno mensile. Da lì partì una pioggia di ricorsi, stimati, ora, intorno a 2.400. «Circa mille di questi - spiega l’avvocato bellunese Maurizio Paniz, per tre legislature a Roma tra le fila del Pdl - li seguo io in prima persona. E a breve aspettiamo la prima sentenza, quella del Consiglio di giurisdizione della Camera. Diciamo che tra fine ottobre e i primi di novembre dovremmo avere il verdetto».
Verdetto che per Paniz appare scontato. «Non si cambiano le regole retroattivamente, in un Paese democratico il mantenimento di un diritto acquisito non può essere rimesso in discussione».
Sono una novantina gli ex parlamentari veneti in attesa del primo responso. La battaglia legale sarà comunque lunga, anche perché chi perde in primo grado (dal Consiglio di giurisdizione della Camera e dalla Commissione contenziosa del Senato), può presentare ricorso alla Sezione giurisdizionale dell’Ufficio di Presidenza della Camera e al Consiglio di garanzia del Senato e poi ancora alla Cassazione e, come ultimo step, alla Corte di giustizia europea. «Ci vorranno anni - riprende Paniz - come per tutte le battaglie giudiziarie. Sappiamo, tra l’altro, che gli importi decurtati dai vitalizi degli ex parlamentati non sono stati reinvestiti, ma accantonati. E stiamo parlando di una cifra attorno ai 40 milioni di euro. Ribadisco, infine, che il taglio dei vitalizi è un atto che spalanca le porte a una riduzione delle pensioni per tantissimi italiani».