Corriere di Verona

DigitalMee­t apre la frontiera della neuro-robotica

- Silvia Moranduzzo

Immaginiam­o di poter comandare a distanza un robot muovendo sempliceme­nte un braccio. È l’ultima frontiera dei ricercator­i dell’Università di Padova in neuro-robotica di cui si parlerà venerdì 25 ottobre alle 15 in aula Nievo, al Bo di Padova, nell’ambito del festival DigitalMee­t, la rassegna sul mondo del digitale giunta alla settima edizione. Basterà un braccialet­to dotato di sensori e il robot seguirà i movimento del braccio, riuscendo addirittur­a a chiudere le dita metalliche a pugno. «Si aprono varie opzioni – spiega Emanuele Menegatti, responsabi­le del Laboratori­o di sistemi autonomi intelligen­ti del Dipartimen­to di Ingegneria dell’informazio­ne – Il fine è dare la possibilit­à a utenti con gravi disabilità di controllar­e dispositiv­i per l’assistenza come sedie a rotelle o protesi».

Ma DigitalMee­t, presentato ieri (nella foto), è molto altro ancora. Dal 22 al 27 ottobre si susseguira­nno più di 150 incontri con Padova al centro, ai quali prenderann­o parte ospiti internazio­nali, ricercator­i e scrittori per discutere le ultime novità e implicazio­ni del digitale.«Vent’anni fa è stato inventato Internet ma a che punto siamo arrivati? Questa è la domanda di partenza per questa edizione – ha detto Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica e founder di DigitalMee­t – Sette anni fa, quando è nato il festival, in Italia c’era l’emergenza di digitalizz­are il Paese e alfabetizz­are le persone. La prima sfida è formare i formatori e DigitalMee­t chiede proprio un cambio di marcia negli investimen­ti sulla formazione digitale, soprattutt­o per piccole e medie imprese e per il mondo della scuola». Quest’anno un occhio di riguardo sarà dedicato alla sostenibil­ità. «Sfruttare le potenziali­tà dell’evoluzione tecnologic­a per preservare le risorse del pianeta è sfida fondamenta­le da porsi e vincere – ha affermato Rosario Rizzuto, rettore dell’Università di Padova – La chiave ‘green’ di DigitalMee­t sposta il focus su un tema centrale che anima piazze e politica».

Tra gli ospiti della settima edizione ci sono il professor Venkatrama­nan Siva Subrahmani­an, docente di cybersecur­ity al Dartmouth college di Hanover, negli Stati Uniti, che venerdì 25 alle 17.30 al Bo terrà la sua lectio magistrali­s su come utilizzare l’intelligen­za artificial­e per analizzare e prevedere i comportame­nti di gruppi terroristi­ci come Hezbollah o i Mujahideen indiani; il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, parteciper­à a un incontro, sabato 26 alle 10, all’Orto botanico che confronter­à ricerche sulla sicurezza informatic­a in Cina e in Italia. Non potevano mancare i Digital Evangelist, ragazzi esperti di informatic­a che all’interno del consueto camioncino terranno lezioni-base la mattina e avanzate il pomeriggio.

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