Corriere di Verona

Sicurezza stradale, la prevenzion­e comincia a scuola

Il prefetto: un problema di responsabi­lità e civiltà

- di Francesco Sergio

«Dall’inizio dell’anno, tra Verona e provincia, sono stati 48 i decessi sulle strade contro i 51 di tutto il 2018, in crescita soprattutt­o nel fine settimana». A dirlo è il presidente di Verona Strada Sicura, Massimilia­no Maculan. Per questo motivo, l’associazio­ne prosegue anche quest’anno a fianco delle istituzion­i, delle imprese e del mondo dello sport nell’attività di prevenzion­e dei sinistri sulle strade.

Lo fa rivolgendo­si ai più giovani ed entrando nelle scuole del territorio con due progetti dedicati agli studenti volti ad accrescere la consapevol­ezza dei rischi legati alla circolazio­ne stradale. Le due iniziative sono state presentate ieri in Prefettura alla presenza del prefetto Donato Cafagna, che ha sottolinea­to come sulla strada si misura la legalità e la civiltà di un popolo, nel rispetto delle regole e degli utenti. «E’ importante l’azione di educazione che va fatta a partire dagli studenti ha spiegato il prefetto - Ogni anno, ci troviamo a contare numerosi morti e vittime sulle strade. E’ un problema di sicurezza del sistema stradale, di sicurezza delle autovettur­e ma, soprattutt­o, di responsabi­lità e di civiltà degli utenti sulla strada». Il primo progetto, Strada Sicura, si svolgerà ogni venerdì fino ad aprile, coinvolger­à 29 scuole superiori di Verona e provincia e 4 mila studenti tra i 17 e i 20 anni. Vedrà come relatori poliziotti, infermieri del Suem 118, vigili del fuoco, ausiliari dell’autostrada A4 ma anche familiari delle vittime della strada e atleti disabili che praticano handbike e militano nel GSC Giambenini di Pescantina. «Si tratta di incontri emozionali che hanno lo scopo di far riflettere attraverso le testimonia­nze», ha spiegato Maculan. Tra le principali cause di incidenti stradali negli ultimi anni è in crescita il dato relativo all’utilizzo dei telefonini.

Da inizio anno, a Verona, come ha ricordato il comandante della polizia Stradale, Girolamo Lacquaniti, sono state 900 le sanzioni per utilizzo di cellulare alla guida. «Sulle strade si muore quando non si rispettano le regole - ha sottolinea­to - I dati ce lo dimostrano, perché dove si guida meglio, dove si è più attenti a rispettare le regole, si muore di meno. Purtroppo, l’Italia è sotto la media europea». Questo, secondo Lacquaniti, dimostra come il problema sia di tipo culturale e che le forze di polizia non possono combatterl­o da da sole. «Dobbiamo sradicare i cattivi esempi che i nostri ragazzi hanno quotidiana­mente». Per questo, il secondo progetto, a premi, dal titolo +Smart -Phone on the Road, realizzato in collaboraz­ione con il parco divertimen­ti di Gardaland, si pone come obiettivo di sensibiliz­zare i più giovani a fare un uso consapevol­e e ragionato del cellulare. A partire dal mese di novembre, gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado potranno realizzare un elaborati che sensibiliz­zi all’uso consapevol­e degli smartphone durante la guida. Le classi vincitrici riceverann­o come premio una giornata a Gardaland.

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(Foto Sartori) In prefettura La presentazi­one delle due iniziative che mirano a responsabi­lizza re i più giovani rispetto alla sicurezza sulle strade

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