Sicurezza stradale, la prevenzione comincia a scuola
Il prefetto: un problema di responsabilità e civiltà
«Dall’inizio dell’anno, tra Verona e provincia, sono stati 48 i decessi sulle strade contro i 51 di tutto il 2018, in crescita soprattutto nel fine settimana». A dirlo è il presidente di Verona Strada Sicura, Massimiliano Maculan. Per questo motivo, l’associazione prosegue anche quest’anno a fianco delle istituzioni, delle imprese e del mondo dello sport nell’attività di prevenzione dei sinistri sulle strade.
Lo fa rivolgendosi ai più giovani ed entrando nelle scuole del territorio con due progetti dedicati agli studenti volti ad accrescere la consapevolezza dei rischi legati alla circolazione stradale. Le due iniziative sono state presentate ieri in Prefettura alla presenza del prefetto Donato Cafagna, che ha sottolineato come sulla strada si misura la legalità e la civiltà di un popolo, nel rispetto delle regole e degli utenti. «E’ importante l’azione di educazione che va fatta a partire dagli studenti ha spiegato il prefetto - Ogni anno, ci troviamo a contare numerosi morti e vittime sulle strade. E’ un problema di sicurezza del sistema stradale, di sicurezza delle autovetture ma, soprattutto, di responsabilità e di civiltà degli utenti sulla strada». Il primo progetto, Strada Sicura, si svolgerà ogni venerdì fino ad aprile, coinvolgerà 29 scuole superiori di Verona e provincia e 4 mila studenti tra i 17 e i 20 anni. Vedrà come relatori poliziotti, infermieri del Suem 118, vigili del fuoco, ausiliari dell’autostrada A4 ma anche familiari delle vittime della strada e atleti disabili che praticano handbike e militano nel GSC Giambenini di Pescantina. «Si tratta di incontri emozionali che hanno lo scopo di far riflettere attraverso le testimonianze», ha spiegato Maculan. Tra le principali cause di incidenti stradali negli ultimi anni è in crescita il dato relativo all’utilizzo dei telefonini.
Da inizio anno, a Verona, come ha ricordato il comandante della polizia Stradale, Girolamo Lacquaniti, sono state 900 le sanzioni per utilizzo di cellulare alla guida. «Sulle strade si muore quando non si rispettano le regole - ha sottolineato - I dati ce lo dimostrano, perché dove si guida meglio, dove si è più attenti a rispettare le regole, si muore di meno. Purtroppo, l’Italia è sotto la media europea». Questo, secondo Lacquaniti, dimostra come il problema sia di tipo culturale e che le forze di polizia non possono combatterlo da da sole. «Dobbiamo sradicare i cattivi esempi che i nostri ragazzi hanno quotidianamente». Per questo, il secondo progetto, a premi, dal titolo +Smart -Phone on the Road, realizzato in collaborazione con il parco divertimenti di Gardaland, si pone come obiettivo di sensibilizzare i più giovani a fare un uso consapevole e ragionato del cellulare. A partire dal mese di novembre, gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado potranno realizzare un elaborati che sensibilizzi all’uso consapevole degli smartphone durante la guida. Le classi vincitrici riceveranno come premio una giornata a Gardaland.