Corriere di Verona

«Palpeggiav­a le dipendenti» A giudizio il loro direttore

Risponderà anche di stalking. Due le presunte vittime

- La. Ted.

«Toccatine» e «pizzicotti» a glutei e seno, «abbracci» troppo stretti, «morsi» sulle braccia: per non parlare, poi, di quando avrebbe cercato di «slacciare il reggiseno» a una di loro. Quelle che pretendeva da due dipendenti del negozio di cui lui era direttore, sarebbero state mansioni tutt’altro che lavorative. Per questo, ieri mattina al termine dell’udienza preliminar­e il giudice Paola Vacca ha accolto la richiesta della Procura decretando il rinvio a giudizio dell’imputato, che all’epoca dei fatti rappresent­ava il diretto superiore delle due parti lese. Stando alle dipendenti, che hanno entrambe sporto denuncia contro il 40enne di origini moldave V. I., quest’ultimo le avrebbe «costrette a subire reiterati atti sessuali, facendo tutto questo- si legge nel capo d’imputazion­e - contro la manifesta volontà delle due vittime che, subendo l’autorità del direttore loro preposto, cercavano comunque di ribellarsi ma questi usava nei loro confronti la forza fino a imprimere vistosi lividi sulle loro braccia». Una condotta illecita, quella dell’imputato, che stando alle accuse si sarebbe protratta all’interno del negozio (che si trova in provincia) dalla primavera 2017 all’agosto 2018, un lasso di tempo talmente lungo e sofferto da aver cagionato sopratutto a una delle due dipendenti «un perdurante stato di ansia e di paura fino a indurla a rassegnare le dimissioni dal posto di lavoro». Di qui, ai Gip Il giudice Paola Vacca danni dell’imputato, non solo l’accusa di molestie sessuali ma anche di reati persecutor­i (ovvero stalking) nei confronti di una delle vittime. Quest’ultima, tramite il proprio legale, ha avanzato una richiesta di risarcimen­to-danni contro il suo ex direttore pari a ventimila euro, lamentando il grave stato di sofferenza provocato in lei dall’ormai insostenib­ile situazione che si era venuta a creare durante l’oraio di un lavoro che ormai era tutt’altro che tale. Accuse senza dubbio pesanti quelle avanzate da pm, e parti civili ai danni del direttore, che avrà comunque modo di difendersi e raccontare la propria verità davanti ai giudici del Tribunale collegiale.

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