Corriere di Verona

«Ho ucciso»: per Maso 700mila alla tv. Rabbia sul web

Polemiche dopo l’intervista del 48enne che nel ‘91 uccise i genitori a Montecchia: «Volevo stupire a ogni costo»

- La. Ted.

Il sanguinoso duplice delitto del padre Antonio e della madre Maria Rosa nella loro casa a Montecchia di Crosara? «Volevo stupire a tutti i costi e così - rivela a distanza di 18 anni il figlio omicida Pietro Maso - ho fatto qualcosa che gli altri non potranno mai fare, uccidere i miei genitori». Quell’efferato piano criminale che l’allora 19enne ideò e realizzò il 17 aprile ‘91 con due coetanei da lui «soggiogati»? «Dovevo avere sempre il portafogli pieno, non ero mai soddisfatt­o». Occhi vitrei a fissare la telecamera, così l’ormai 48enne veronese è tornato l’altra sera a rievocare la mattanza che sconvolse l’Italia intera e non solo, catalizzan­do l’attenzione dei quasi settecento­mila spettatori totali che hanno seguito la lunga intervista-confession­e «Ho ucciso» concessa in esclusiva a Canale 9 in prima serata e nella replica andata in onda subito dopo. Per lui, una platea televisiva che ha sfiorato uno share medio del 3%, dato a cui però vanno aggiunti i tanti che lo hanno seguito e ascoltato sul web. Dalle parole di Maso, che già nell’ottobre 2017 aveva già rilasciato una discussa intervista tv a Maurizio Costanzo, non sono emerse nuove verità ma alcuni retroscena inediti. È innegabile, comunque, come il veronese riesca sempre a fare parlare di sé ogni volta che appare. «Dopo l’omicidio ridevo, ma ero morto dentro - ricorda Maso su Canale 9 -... Quel pomeriggio ci siamo “caricati” con la canzone di Phil Collins per “Miami Vice”. Avevamo indossato maschere da diavolo. Tutti tranne me, io la maschera ce l’avevo già». Poi il massacro: colpirono ripetutame­nte i genitori di Maso con spranghe e padelle, cercano di soffocarli; c’era «un silenzio e un odore di sangue spaventoso». Quindi Maso ha fatto ancora riferiment­o alla telefonata da Papa Francesco, che lui stesso aveva provato a contattare per chiedere perdono a Dio: «Non ci credevo, mi ha anche chiesto di pregare per lui. Il Papa che chiede a me, l’ultimo, il maledetto». Toni ed espression­i, quelli usati in tv dall’assassino reo confesso, che anche stavolta hanno fatto esplodere proteste e rabbia in Rete. «Non può “guarire”, merita solo il carcere a vita per non danneggiar­e gli altri - si legge tra i numerosiss­imi commenti su twitter -. Danno visibilità a un assassino che non si è certo pentito... Racconta la pianificaz­ione dell’omicidio dei genitori con la stessa serenità di uno che pianifica una gita al mare... ».

Le reazioni social

«Parla della mattanza come di una gita al mare... Non è pentito... Resti in cella a vita...»

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