Severini, dall’arco la mano bollente «Contro Udine sfida da playoff»
Scena di domenica scorsa, Verona-Caserta, debutto stagionale: rumba di blocchi, ne esce Severini che riceve, tira, segna dall’arco e Dalmonte esulta. «Uno degli obiettivi di quest’anno è farmi coinvolgere di più, abbiamo tanti giochi che si sposano con le mie caratteristiche e la qualità dei nuovi arrivi mi aiuta perché posso trovare molti tiri puliti». Per tiri dai 6.75, Severini è uno che non scherza: il 3/4 contro Caserta, sei giorni fa, riprende il discorso del 43% da tre nella scorsa regular season salito al 49% durante i playoff. Classe ’93, 197 cm per 85 kg, seconda stagione alla Scaligera, Severini è una freccia che Dalmonte, nell’anno in cui la Tezenis cerca il salto in A, vuol scagliare più spesso. Gli 11 punti nel successo su Caserta sono un buon segnale — l’anno scorso Severini viaggiò sui 7.7 a partita — con cui scivolare verso Udine, domani, alle 12, in un secondo turno di A2 che anticipa la possibile disfida dei prossimi playoff. «Sì, Udine è una delle squadre con cui vogliamo darci battaglia per salire — dice Severini — In regia il loro cardine è il nostro ex capitano, Amato, uno che crea molto dal palleggio, poi sotto canestro vedo in Beverly un altro nome fondamentale, specie in chiave difensiva, perché può coprire eventuali problemi di tenuta sul perimetro». L’idea di Severini è che Verona, con Udine, possa comunque «accoppiarsi bene». Anche se «non esistono valutazioni definitive a settembre» e, in generale, anche la Tezenis di Dalmonte sta «cercando i suoi equilibri». Dentro quella ricerca, le prime impressioni di Severini. Il nuovo innesto che più impatta? «Rosselli, lavorarci insieme è una grande opportunità». La possibile sorpresa? «Udom, ci darà tanto come ha già dimostrato di poter fare». E il play americano Love, 32 di valutazione al debutto? «Siamo fiduciosi che quanto visto con Caserta continuerà per l’intera stagione».