Autovelox fisso in tangenziale Centinaia di multe in poche ore
Sulla tangenziale Nord, dove c’è il limite dei 70, in 11 ore i primi 366 verbali. Un’auto viaggiava a 127 km orari
Il disincanto di chi pensava che potesse essere un deterrente è diventato realtà un minuto e 24 secondi dopo la scorsa mezzanotte. Ottantaquattro secondi, tanto ne sono bastati al «super» autovelox installato in tangenziale tra San Massimo e Santa Lucia per beccare il primo «pilota» ad alta velocità. Fino alle 11 di ieri mattina ne ha beccati 36 come lui, il super autovelox.
Il disincanto di chi pensava che potesse essere un deterrente è diventato realtà un minuto e 24 secondi dopo la scorsa mezzanotte. È stato allora - quasi neanche il tempo di essere attivato - che il «giustiziere della tangenziale nord» è entrato per la prima volta in funzione. Ottantaquattro secondi, tanto ne sono bastati al «super» autovelox installato tra San Massimo e Santa Lucia per beccare il primo «pilota». Uno dei tanti che quella strada in cui il limite di velocità è di 70 chilometri all’ora la percorrono come se fosse un circuito da corsa. Fino alle 11 di ieri mattina ne ha beccati 366 come lui, il super autovelox. Vale a dire una media di oltre 33 infrazioni all’ora.
Trecentosessantasei automobilisti e pure qualche motociclista, che hanno fatto spallucce non solo riguardo al limiti di velocità, ma anche di fronte a quel «giustiziere» che ti becca in tempo reale e ti sanziona. Il tutto alla faccia delle notizie sul suo posizionamento, che da tempo Comune e stampa hanno ampiamente diffuso. E anche alla faccia dei due pannelli luminosi a messaggio variabile - con tanto di scritta anche in inglese - che avvisano della sua presenza. Tant’è. Il podio del primo sanzionato per eccesso di velocità grazie al «giustiziere della tangenziale» va a colui che un minuto e 24 secondi della mezzanotte alla guida di una Dacia Duster gli è sfrecciato davanti a 102 chilometri orari. Un «forestiero», si penserà. Qualcuno che di quell’apparecchiatura che non lascia scampo a chi pigia troppo sull’acceleratore, non se sapeva nulla. E invece no. È un veronese «de soca», residente in città, il folletto della velocità. Che poi, nel proseguire dei rilevamenti, ha avuto altri 365 emuli, alcuni
dei quali ben più spericolati di lui. Ventotto di quei multati superavano i 100 chilometri orari, con «punte» di 127, 123, 121. Cento violazioni sono state accertate per superamenti oltre i 90 chilometri orari.
Con il «bonus» di 5 chilometri orari previsto dalla legge, in realtà su quella strada si può viaggiare a 75 chilometri orari. Quindi chi è stato multato andava almeno a 76. Che, fino a 85, implica una multa di 43 euro. Ma che dagli 86 in su implica anche la decurtazione dei punti dalla patente. Che declinato ai rilevamenti delle prime undici ore di servizio del «vigile elettronico» si traduce in oltre 500 punti che hanno preso il volo. E chi pensa di cavarsela con una multa o, peggio, di contestarla pensando di mettere in dubbio l’efficacia o la legalità del super autovelox, si sbaglia. Grazie al sistema telematico che viene utilizzato, i verbali partiranno verso le varie residenze già domani.
E gli avvocati della polizia municipale hanno già pronto un fascicolo che dimostra l’assoluta regolarità dell’apparecchiatura. «Ho provato amarezza, più che come comandante della polizia municipale come cittadino - commentava ieri sconsolato Luigi Altamura Nonostante la campagna informativa e i pannelli, i veronesi continuano a usare la bretella come un circuito automobilistico. Tutte le infrazioni rilevate dimostrano che il lavoro da fare per garantire a tutti la sicurezza sulle strade è ancora molto. Notificheremo i verbali con grande celerità, in maniera che chi percorre la tangenziale regolarmente abbia presto la consapevolezza del rischio che sta correndo». E che fa correre anche agli altri.