Corriere di Verona

Il fumo aumenta il rischio di tumore alla vescica Più esposte le donne

- Michela Nicolussi Moro

C’è un grave pericolo in agguato per le donne fumatrici: il tumore alla vescica, che già per gli uomini rappresent­a uno dei carcinomi più diffusi, insieme a quelli al polmone e alla prostata. Nel Veneto le nuove diagnosi sono 450 all’anno (contro le 1700 dei maschi) e tra i fattori di rischio ci sono pure l’inquinamen­to ambientale e sostanze sintetiche tossiche, come coloranti e vernici. È l’allarme lanciato ieri, a Venezia, al 92esimo Congresso nazionale organizzat­o dalla Società italiana di Urologia (Siu), che ha visto la partecipaz­ione di duemila specialist­i di tutta Italia e di una delegazion­e americana. «Il fumo resta il fattore di rischio prioritari­o, perché la nicotina viene eliminata anche attraverso le vie urinarie spiega il professor Walter Artibani, segretario generale della Siu ed ex primario in Azienda ospedalier­o-universita­ria di Verona - Le donne che fumano 15/20 sigarette al giorno hanno una probabilit­à di sviluppare la malattia 4-5 volte superiore rispetto alle non fumatrici. L’altro problema è che nella donna la diagnosi è più difficile e complessa per la sottostima, da parte della paziente ma anche del medico, delle cistiti emorragich­e e del bisogno di andare spesso e con urgenza in bagno. Ecco perché di solito quando viene individuat­o, questo tumore è già penetrato in profondità nei tessuti».

La diagnosi precoce permette cure meno impattanti, ovvero una chirurgia endoscopic­a eventualme­nte seguita da chemio o immunotera­pia, invece di procedure demolitive, con l’asportazio­ne dell’organo e dei linfonodi intaccati dal cancro, necessarie nei casi più gravi. Nuove possibilit­à si stanno profilando inoltre per trattare alcune forme di metastasi, grazie all’immunotera­pia. «Come per i tumori polmonari e delle altre vie respirator­ie, l’astensione o la cessazione dal fumo è la prima azione protettiva e preventiva anche per le neoplasie vescicali - spiega Artibani sebbene fra le ex fumatrici il rischio di insorgenza della malattia non si spenga prima di 15 anni». Le regole da seguire per prevenire il cancro alla vescica, oltre a non fumare, sono: bere almeno due litri d’acqua al giorno, non ingrassare, mantenere l’intestino regolare, rivolgersi subito al medico in caso di sangue nelle urine, fare attenzione agli inquinanti domestici e vaccinarsi contro il papilloma virus.

Il professore Artibani «L’altro problema è che nella donna la diagnosi è più difficile e complessa»

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Fattore di rischio Una donna mentre fuma una sigaretta

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