Corriere di Verona

Bocchetti è pronto a rientrare contro il «suo» Napoli

Il difensore ha recuperato dalla lesione ai gemelli: è pronto a rientrare già contro il «suo» Napoli E il mentore Juric fa festa

- Matteo Fontana

Un ritorno per l’Hellas. C’è voluto del tempo, ma adesso le condizioni fisiche di Salvatore Bocchetti sono buone. Suggestion­e vuole che il suo rientro possa avvenire nella trasferta di Napoli, nella città in cui è nato e cresciuto, prima che il calcio lo portasse altrove, molto lontano, fino in quella Russia in cui è rimasto per anni (tranne una parentesi in prestito al Milan), tra Rubin Kazan e Spartak Mosca.

L’Italia l’ha ritrovata in estate, con il Verona che l’ha ingaggiato, fortemente voluto da Tony D’Amico, direttore sportivo che in Bocchetti ha visto il profilo d’esperienza utile per cementare il gruppo e tenere la barra dritta nei momenti difficili che, inevitabil­mente, si vivono durante una stagione. Musica per le orecchie di Ivan Juric, che di Bocchetti è stato compagno di squadra al Genoa e che, ora, lo dirige da allenatore. Ha dovuto restare a guardare a lungo, lui, perché la sua preparazio­ne è stata calibrata, serviva raggiunger­e uno stato di forma adatto, ma poi è arrivata la chiamata al debutto con il Bologna.

Un ingresso forzato, quello di Bocchetti: Pawel Dawidowicz era stato espulso dopo 15’, quindi Juric aveva ricucito la tela della difesa con un cambio poi premiato. Già, Bocchetti non ha sbagliato nulla e ha assicurato un apporto essenziale nella conquista del primo punto in campionato per il Verona. Certo, le gambe non erano ancora al pieno dell’energia, a Lecce, in avvio, è stata di nuovo panchina, ma nel finale, con la sfida che arrivava al culmine delle emozioni, con l’Hellas in vantaggio

Le due soluzioni

La difesa gialloblù sta funzionand­o: Bocchetti può partire dall’inizio o entrare in corsa

grazie al gol di Matteo Pessina e poi schierato a difesa dell’1-0, Bocchetti c’era, dopo aver preso il posto di Marash Kumbulla.

L’argine ha retto, tutte le indicazion­i facevano capire che Bocchetti era in netta crescita atletica. Col Milan era in lizza per un posto da titolare, per una partita da ex. Invece, ecco la disdetta: una lesione ai gemelli, due giorni prima della gara con i rossoneri, stop obbligato di alcune settimane.

Fuori anche con Juventus, Udinese e Cagliari, Bocchetti si è riaggregat­o ai compagni prima dell’incontro con la Sampdoria. In panchina, intanto, ma ormai recuperato. E lo si è notato pure nel test amichevole disputato dal Verona venerdì, a Vigasio, con gli sloveni dell’Nk Bravo Lubiana: Juric l’ha impiegato dall’inizio, le referenze uscite dalla partita sono state positive. Bocchetti è okay, a Napoli potrebbe esserci spazio per lui, per quanto sia complicato pensare di toccare una linea difensiva che, fin qui, si è rivelata essere un muro, con Amir Rrahmani, Kumbulla e Koray Gunter.

Rendimento eccellente, e il principio per cui squadra che vince non si cambia resta sempre più valido. Comunque sia, dal primo minuto o a gara in corso, la presenza di Bocchetti è, per l’Hellas, un’addizione di grande spessore. Ci fa conto Juric, che allarga il ventaglio di scelte possibili. Al San Paolo il duello sarà con un attacco colmo di tiratori specializz­ati, tra Mertens, Insigne, Llorente e Milik. Il mestiere di Bocchetti può essere uno strumento in più per riprendere la via di Verona con un risultato favorevole. Ieri, intanto, sono ripresi gli allenament­i a Peschiera del Garda per i gialloblù. A Napoli farà caldo: sono annunciati 40.000 spettatori con l’Hellas. Un promemoria per ricordare che questa è sempre una partita unica.

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La carriera

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