Corriere di Verona

Il sindaco: «Nessun nuovo campo nomadi in città Emendament­o, un errore»

- L.A.

«Nessuna marcia indietro, in nessuna maniera: noi non abbiamo mai minimament­e pensato a creare un nuovo campo nomadi in città, e semmai saremmo propensi a rivedere la situazione di quelli che già esistono». Il sindaco Federico Sboarina interviene personalme­nte sul tema che nei giorni scorsi ha riacceso gli animi e rilanciato le polemiche tra le forze politiche. Come abbiamo scritto, il tema tornerà in consiglio comunale giovedì sera, quando sarà votato (e sicurament­e bocciato) l’emendament­o di Michele Bertucco alla Variante 23 che ha riacceso le polemiche. Anche Sboarina ha confermato che la questione è nata dal tentativo di trovare una soluzione ai guai di due famiglie di giostrai veronesi di origine Sinti finiti da tempo, e non per colpa loro, in un vortice di guai procedural­i legati al terreno in cui vivono, di proprietà del Consorzio Zai che li ha sfrattati. Michele Bertucco aveva proposto sin dall’11 luglio scorso un emendament­o alla Variante urbanistic­a 23, accolto dall’assessore all’Urbanistic­a Segala ma durante l’ultima seduta consiliare era stato depennato.

«E la stessa Segala – ha detto il sindaco – ha spiegato che era stato erroneamen­te accolto, come può succedere in mezzo a 1.500 proposte da esaminare». Sboarina ha aggiunto che «quell’erroneo accoglimen­to» non era stato segnalato da nessuno ma era stato notato e discusso proprio all’interno della maggioranz­a, che aveva unanimemen­te escluso di accogliere la proposta. L’emendament­o puntava a far sì che si potessero piazzare le roulotte delle due famiglie in un’area deserta a San Michele Extra,. I tecnici comunali avevano però spiegato che bisognava dare a quell’area una destinazio­ne tecnicamen­te corretta, e l’unico termine disponibil­e trovato era stato appunto quello di «Campo nomadi e di prima accoglienz­a». Riaprendo polemiche e facendo ricordare a molti che la giunta del Zanotto, 13 anni fa, rischiò di crollare e subì un clamoroso rimpasto su questo argomento. Resta peraltro da risolvere la questione delle due famiglie di giostrai veronesi di origine Sinti che sono perfettame­nte integrate, non hanno mai creato problemi, hanno i figli che frequentan­o regolarmen­te le scuole e che, dal prossimo maggio, da qualche parte dovranno pur andare.

Il caso

Il Comune intende comunque trovare una soluzione per le due famiglie Sinti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy