Licenziamenti, sale lo scontro sindacale alle ex Anselmi
Un altro licenziamento per le ex fonderie Anselmi di Camposampiero, oggi Vdc spa, società del gruppo vicentino Vdp. Dopo i primi tre dipendenti lasciati a casa, di cui un invalido e una delegata sindacale, e l’annuncio dell’inizio della mobilitazione sindacale ecco che un altro lavoratore viene licenziato. Il 61enne, invalido, non ha ricevuto la lettera di licenziamento ma direttamente la convocazione presso l’Ispettorato del lavoro. «È inaccettabile – sbotta Loris Scarpa, Fiom Cgil – Così è come se fossero già tutti licenziati. L’azienda si giustifica affermando che il motivo dei licenziamenti è di tipo economico ma non è vero. In realtà si vuole concentrare tutta la produzione a Schio. Bene, noi non ci fermeremo».
I problemi per l’ex Anselmi hanno cominciato a manifestarsi nel 2016 quando la crisi ha costretto la proprietà a chiudere. I primi tre mesi del 2017 lo stabilimento è stato occupato dai lavoratori: anche senza ricevere lo stipendio hanno continuato a tenere in vita i forni per avere la possibilità di riprendere il lavoro in qualsiasi momento. Nell’estate di quell’anno si vide uno spiraglio con l’arrivo di Ariotti (Brescia) e Vdp che hanno promesso il contratto di solidarietà per tre anni. Ora la proprietà vorrebbe introdurre la mobilità; ma i sindacati si sono opposti. A questo punto entrano in gioco i licenziamenti. Il 22 ottobre è previsto un incontro con l’azienda e per i sindacati si deve partire dal reintegro dei dipendenti. «È già partito lo sciopero a singhiozzo anche alle Zen di Albignasego e presto comincerà anche la Fast di Montagnana – aggiunge Scarpa – I lavoratori hanno ricevuto la solidarietà di sindaci e istituzioni e di questo siamo ovviamente rinfrancati. Domani (oggi per chi legge) è convocata un’assemblea a Vicenza».