Corriere di Verona

Chievo, caccia alla prima gioia del 2019 in casa

- Matteo Sorio

Il Chievo non vince due partite di fila da quasi un anno e mezzo. Era il rush finale per la salvezza in A del maggio 2018, acuto sul Crotone replicato a Bologna. La ripresa della B, dopo la sosta, offre oggi una duplice chance: confermare il pieno d’autostima di Livorno (34 prima del break) e riassapora­re il gusto della continuità. Di mezzo, l’Ascoli che bussa domenica al Bentegodi, alle 15. La settimana, in casa clivense, è zeppa di temi. Intanto l’attacco, alla prima senza Djordjevic, che dovrebbe stare out almeno un mese. Ieri Meggiorini, doppietta a Livorno, tre graffi stagionali, rifletteva: «Felice di quei due gol al Picchi, la forma è buona, ma adesso ho responsabi­lità maggiori per l’assenza di Djordjevic, quindi devo cercare anch’io la continuità». L’Ascoli? Secondo Meggiorini, «squadra da non sottovalut­are», vedi anche la sua classifica, dopodiché «noi dobbiamo cercare la vittoria in casa (mai arrivata nel 2019, ndr) per cacciare definitiva­mente i fantasmi dello scorso anno e una grande mano, in ciò, possono darcela i tanti giovani forti come Vignato». A proposito di Vignato. Da domani in poi, ogni giorno potrebbe essere buono per l’atteso colloquio con l’agente Tinti, incontro già annunciato dal dt Pellissier a fine del mercato estivo. Vignato va a scadenza nel giugno prossimo, il Chievo proverà di nuovo a convincere Tinti a farlo rinnovare. Probabilit­à di riuscita? Al momento, poche. Intanto su Vignato, restano vigili Milan, Inter, Sampdoria e il Chelsea.

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