Corriere di Verona

Hellas, l’attacco diventa un vero rebus A Juric restano Stepinski e Di Carmine

Lesione di primo grado all’adduttore sinistro per Pazzini: tempi incerti

- M. F.

Per uno che esce (per il momento), uno che (ri)entra. Non ha giocato molto, finora, Giampaolo Pazzini. Giusto due spezzoni in campo, per un totale di 7’, da subentrato, a Torino con la Juventus e a Cagliari. Ora la sua assenza sarà certa, perché durante la ripresa degli allenament­i dell’Hellas, lunedì a Peschiera del Garda, il Pazzo si è bloccato.

Le successive visite hanno appurato che il giocatore ha dovuto fermarsi per una lesione di primo grado all’adduttore della coscia sinistra. Come sempre in questi casi, i tempi di recupero rimangono da determinar­e, ma è quanto mai ipotizzabi­le che per qualche settimana Pazzini non ci sarà. Va verso il ritorno, invece, Samuel Di Carmine. La botta al gluteo, con conseguent­e ematoma, accusata nei minuti iniziali della gara con l’Udinese dopo uno scontro con Ekong si è riassorbit­a, mentre il problema dei quattro punti di sutura con cui gli è stata ricucita la ferita alla testa riportata nella stessa situazione è un ricordo. Ivan Juric spera di riavere Di Carmine tra gli uomini su cui contare per la trasferta di Napoli. Le valutazion­i vanno fatte con cautela, le indicazion­i di partenza della settimana inducono alla fiducia. Si vedrà quale sarà il responso delle prossime sedute di preparazio­ne.

Se Di Carmine fosse al pieno della forma, andrebbe a giocarsi il posto da titolare come fulcro dell’attacco con Mariusz Stepinski. L’intera linea offensiva del Verona è rimasta a secco di gol: le reti sono arrivate per opera di due centrocamp­isti (due marcature di Miguel Veloso, una per Matteo Pessina), una l’ha firmata un difensore (Marash Kumbulla), una un laterale di fascia (Davide Faraoni), infine c’è da registrare un autogol a vantaggio dell’Hellas, quello di Murru nella sfida con la Sampdoria. Non che siano mancate le occasioni, agli uomini d’attacco gialloblù. Di Carmine ha avuto sfortuna con la Juventus, centrando il palo su rigore con Gigi Buffon spiazzato. Stepinski ha visto l’incornata decisiva con l’Udinese deviata con un balzo portentoso da Musso sulla traversa.

Quindi, il Verona costruisce gioco e chance con tutti gli interpreti, reparto per reparto, ma là davanti non è ancora girata per il verso desiderato. Pazzini sarà out per qualche tempo, quindi, al netto del ridotto impiego di cui ha fruito nelle prime sette giornate di campionato. Juric, d’altro canto, non è privo di altre soluzioni. Ha lanciato Eddie Salcedo, il cui impatto da cambio con il Cagliari e da titolare con la Samp è stato egualmente brillante. Più seconda punta, il baby dell’Hellas, ma funziona la combinazio­ne con Stepinski. E aspetta una nuova opportunit­à anche Gennaro Tutino, che dal 1’ ha giocato con il Bologna e a Lecce, con il mercato che era aperto e lo stesso Stepinski che doveva arrivare. Sabato si va a Napoli, nella città in cui è nato, e di fronte Tutino avrà la squadra in cui è cresciuto, il club che detiene il suo cartellino, girato in prestito al Verona. Le porte girevoli dell’attacco, in questo Hellas, danno opportunit­à a chiunque dimostri di meritarsen­e, a dispetto di anagrafe ed esperienza: è il metodo Juric. Adesso, dalla batteria avanzata, sono attesi i gol.

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(Lapresse) Infermeria Pazzini non ci sarà

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