Cinghiale a spasso in città «Era attirato dai rifiuti»
Un esemplare filmato di notte in città «È sceso dai boschi attirato dai rifiuti»
È diventato virale il video notturno del cinghiale che si aggira per lungadige Campagnola, a due passi da Castelvecchio. Secondo la Polizia provinciale, è sceso dai boschi delle Torricelle attirato dai rifiuti della città.
«Ehi raga, guardate: siamo nel centro di Verona e c’è un cinghiale!» L’ora sul cruscotto segnale le 3.35, il giovane che guida l’auto, l’altra notte in lungadige Campagnola, quasi non crede ai suoi occhi. Poi però, piglia lo smartphone e filma: il cinghialetto è sul marciapiedi, cicciotto e quasi simpatico, e sta cercando tra i rifiuti qualcosa di commestibile. Il filmato viene pubblicato sui social e diventa, subito, «virale». Creando, sin dall’alba di ieri, una marea di reazioni. Alcune ironiche, altre velate da un filo di preoccupazione. Di cinghiali, a Verona, se n’erano già visti, ma sempre ben lontani dal centro: sulle colline di Quinzano, su quelle di Avesa o su quelle tra Mizzole e Cancello. Ma trovarselo davanti di notte, a pochi metri dal ponte di Castelvecchio e dalla «vasca» dell’Arsenale, dove stazionano sempre ragazzini, mamme ed anziani, fa un effetto del tutto diverso. Ma la comandante della Polizia Provinciale, Anna Maggio, invita alla calma. «È ovvio che un cinghiale, sia pur piccolo come quello immortalato sul lungadige, crei reazioni immediate. Penso – aggiunge che si tratti di un esemplare uscito dai boschi delle Torricelle e probabilmente attratto da qualche sacchetto d’immondizia lasciato fuori dai cassonetti: sono animali onnivori, quasi dei tritatutto, ed è possibile che cose del genetorni, re accadano, ma – sottolinea sono altrettanto convinta che sia già tornato nel suo habitat naturale». Al di là dell’episodio dell’altra sera, i cinghiali in circolazione tra città e dinnon cominciano ad essere troppi? «In effetti – spiega la comandante Maggio sono numerosi in tutta l’area a nord dell’Autostrada A4, e per questo motivo sono attivi gli appositi piani di controllo. Fossero episodi ripetuti, - aggiunge - si potrebbe pensare a qualche allevamento abusivo e si potrebbe arrivare fino ad un’ordinanza del sindaco per interventi di ordine pubblico, ma mi pare invece trattarsi di un caso isolato. Era accaduto 6 mesi fa a Caprino, ma ovviamente nel centro di Verona desta più scalpore. Senza peraltro – conclude la comandante - creare allarmi inesistenti».
Proprio lo scorso anno la Provincia di Verona era stata autorizzata ad un’apertura straordinaria della caccia al cinghiale, confermano anche quel «piano di contenimento» cui ha fatto cenno la comandante Maggio, con l’ulteriore apertura della caccia dal 1° novembre al 31 gennaio, oltre alla normale attività di controllo affidata alla stessa Polizia provinciale ed era stato ampliato l’orario in cui è consentita la «caccia di selezione al cinghiale». Gli interventi interessano soprattutto ai contadini ed agli allevatori delle nostre zone collinari, che temono danneggiamenti alle colture da parte dei branchi. Ma trovarsi un cinghialotto in piazza Bra, un domani, cambierebbe davvero tutta la prospettiva.