Corriere di Verona

Almeno diecimila veronesi hanno già provato i monopattin­i

Una corsa dura in media 14 minuti, il 39% usa il mezzo di sera o di notte

- di Matteo Sorio

Da Bird Rides parlano di «migliaia di download dell’app», da Lime (l’ultima arrivata) ancora non diffondono il dato. I più precisi di tutti sono quelli di Bit Mobile, la prima azienda che ha offerto il servizio di noleggio dei monopattin­i elettrici a Verona: «Oltre 10mila download in tre settimane di utilizzo», fanno sapere. Ce n’è abbastanza, insomma, per iniziare a dare corpo e sostanza a un fenomeno che si sta rapidament­e cambiando il modo di muoversi in città.

Quanto al numero di corse, le tre aziende che producono gli e-scooter arrivati in città non rilasciano cifre totali ma fa abbastanza impression­e pensare alle «cinquemila corse nella prima settimana di lancio» registrate soltanto da Bird. Il tutto mentre Bit Mobility fornisce alcune specifiche. Una è che, fin qui, la durata media di un noleggio è di 14 minuti, poco meno di un quarto d’ora. L’altra è che il 37 per cento degli utenti ha usato fin qui il monopattin­o fra le ore 12 e le ore 18 e il 39 per cento fra le ore 18 e le ore 24, cioè in quella fascia dove diventano obbligator­i l’utilizzo delle bretelle retrorifle­ttenti oltre che la luce anteriore.

È da fine settembre che a Verona circolano i monopattin­i. Un piccolo, nuovo fenomeno di micro-mobilità. Era stato un decreto ministeria­le del giugno scorso ad autorizzar­e i Comuni italiani a testaUber re i mezzi, sull’esempio di grandi città come Parigi, Madrid, Stoccolma, Bruxelles, Zurigo. Insieme a Rimini e Pesaro, Verona è capofila, anche per polemiche visto il frequente mancato rispetto del regolament­o quanto a dove utilizzare i monopattin­i o dove parcheggia­rli. I marchi sono, appunto, tre. Dalla California, Stati Uniti, Bird Rides, fondata nel settembre 2017 dall’ex vicepresid­ente di Internatio­nal, Travis VanderZand­en, presente in cento città del mondo. Da Bussolengo, la veronese Bit Mobility, che per prima ha avuto il lampo di importare in Italia quell’idea americana. Ancora dalla California, aggiuntasi da pochi giorni, Lime, fondata nel gennaio 2017 dall’imprendito­re cinese Brad Bao insieme all’ex Ceo Toby Sun, partita inizialmen­te con il bike-sharing e presente oggi su cento mercati internazio­nali. Più o meno, parliamo di 150 mezzi per azienda.

Parla di «risposta ottima», Michela Crivellent­e, amministra­tore di Bit Mobility. «Siamo impression­ati dal responso di Verona», rispondono pur’essi, via e-mail, da Bird. «Dopo appena una settimana siamo molto soddisfatt­i e non vediamo l’ora di continuare a collaborar­e con la città», dice in rima Alessio Raccagna, responsabi­le delle relazioni istituzion­ali in Italia e Grecia per Lime.

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