L’aggressione a Welponer in autostrada: ricorsi respinti Definitivi i due anni e due mesi inflitti ai poliziotti
(b.c.)Due anni e due mesi di reclusione confermati: anche in terzo grado non arriva alcuno sconto per i poliziotti della questura Luca Prioli, assistente capo, e il sovrintendente Adriano Davì (ora in pensione) ritenuti colpevoli di aver aggredito il 21 novembre 2012, impegnati in un servizio scorta, il veronese Riccardo Welponer lungo l’autostrada A22 a Mantova. Mercoledì la quinta sezione della Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso presentato dalle difese degli agenti accusati di violenza privata e lesioni. Rimane invariata quindi la sentenza inflitta dal tribunale di Mantova, nel 2015, confermata due anni dopo dalla corte di Appello di Brescia. Già in primo grado il tribunale li aveva anche interdetti dai pubblici uffici per cinque anni, il che può significare per il sindacalista Prioli, 51 anni, ancora in servizio, la sospensione per lo stesso periodo. Inevitabile a questo punto anche l’apertura di un procedimento disciplinare da parte del questore. E non è escluso possa maturare anche la decisione di una destituzione dalla Polizia. Intanto gli avvocati Andrea Balbo e Maurizio Paniz aspettano di leggere le motivazioni (che arriveranno probabilmente tra novanta giorni) per valutare ulteriori iniziative prima che agli agenti arrivi l’ordine di esecuzione della pena. «Noi legali siamo basiti. Avevamo portato argomenti di fatto e di diritto dirimenti, ci aspettavamo l’accoglimento del ricorso» fa sapere Balbo che non nasconde il suo stupore.