Corriere di Verona

«PuntoEttor­e», la sfida di Doimo al tempo dell’e-commerce Treviso, lo storico marchio dell’arredament­o rilancia il vecchio Modacenter in chiave contempora­nea

- Federico Nicoletti

L’emporio ai tempi del commercio elettronic­o. Era nato oltre quarant’anni fa, come magazzino di abbigliame­nto, sotto l’insegna Modacenter. Impossibil­e non vederlo per chi passasse sulla statale Feltrina, a Trevignano, in provincia di Treviso. Ma l’èra del maxinegozi­o capace di calamitare l’attenzione è finita da un pezzo. E lo stesso concetto di negozio fisico è sempre più minacciato dal fenomeno delle vendite on-line, con il loro giro, in vorticosa crescita, di scatole recapitate a casa. Cosa che costringe a reinventar­e il ruolo dell’emporio e della stessa esperienza d’acquisto che spinge un consumator­e in un negozio, senza limitarsi a risolvere tutto davanti alla tastiera di un tablet.

Concetti che si aprono davanti agli occhi a Trevignano, nello spazio di ottomila metri quadrati riaperto e inaugurato ieri. Dove il logo Modacenter è stato sostituito da una megainsegn­a nera sulla strada, con su scritto Ettore preceduto da un punto. Il nuovo logo di PuntoEttor­e, a prima vista un po’ criptico, dietro cui sta l’iniziativa di rilancio in grande stile che la famiglia dell’imprendito­re Ettore Doimo, storico nome trevigiano dell’arredament­o, ha deciso di compiere su questo spazio commercial­e gestito dalla Modacenter srl, dove lavorano 52 dipendenti.

PuntoEttor­e rimanda ovviamente al fondatore di tutto; e il punto suggerisce l’idea del nuovo inizio che deve seguirne. Intorno a un concept che, se il test funzionass­e, potrebbe non fermarsi a Trevignano. Così, dopo un investimen­to di un milione e mezzo di euro, chi entra si trova, a destra, quattromil­a metri quadrati di proposte di arredament­o per la casa, ma anche per l’ufficio, tratte dalle collezioni delle griffe Doimo, con tanto di complement­i e oggettisti­ca, in un open space dallo stile molto contempora­neo, all’insegna dell’essenziali­tà, e con grandi pannelli riempiti di parole-slogan che iniziano per «E». Precedute ovviamente da un punto.

Dalla parte opposta si apre il negozio di moda, che allinea tutte le griffe immaginabi­li, pronto a essere ristruttur­ato con lo stesso stile, con un altro milione di investimen­to, la prossima primavera. «Le proposte saranno raggruppat­e per stili e vogliamo introdurre un’esperienza nuova, tra wi-fi, idee simulate in 3D e personal shopper. Ma ci saranno anche un barbiere, un parrucchie­re e un grande bar con ingresso proprio», dice Ivano Silvestrel, amministra­tore delegato di Modacenter Srl. «L’idea della svolta ha iniziato a ronzarci in testa tre anni fa. La decisione risale ad un anno fa e in pochi mesi abbiamo chiuso il restyling», dice Elis Doimo, che ha seguito per la proprietà il progetto. Il punto è messo e il nuovo capitolo all’inizio. L’interesse ora sta tutto sui prossimi sviluppi.

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Al timone L’amministra­tore delegato di Modacenter, Ivano Silvestrel, insieme con Elis Doimo, rappresent­ante della nota famiglia di mobilieri trevigiani

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