«PuntoEttore», la sfida di Doimo al tempo dell’e-commerce Treviso, lo storico marchio dell’arredamento rilancia il vecchio Modacenter in chiave contemporanea
L’emporio ai tempi del commercio elettronico. Era nato oltre quarant’anni fa, come magazzino di abbigliamento, sotto l’insegna Modacenter. Impossibile non vederlo per chi passasse sulla statale Feltrina, a Trevignano, in provincia di Treviso. Ma l’èra del maxinegozio capace di calamitare l’attenzione è finita da un pezzo. E lo stesso concetto di negozio fisico è sempre più minacciato dal fenomeno delle vendite on-line, con il loro giro, in vorticosa crescita, di scatole recapitate a casa. Cosa che costringe a reinventare il ruolo dell’emporio e della stessa esperienza d’acquisto che spinge un consumatore in un negozio, senza limitarsi a risolvere tutto davanti alla tastiera di un tablet.
Concetti che si aprono davanti agli occhi a Trevignano, nello spazio di ottomila metri quadrati riaperto e inaugurato ieri. Dove il logo Modacenter è stato sostituito da una megainsegna nera sulla strada, con su scritto Ettore preceduto da un punto. Il nuovo logo di PuntoEttore, a prima vista un po’ criptico, dietro cui sta l’iniziativa di rilancio in grande stile che la famiglia dell’imprenditore Ettore Doimo, storico nome trevigiano dell’arredamento, ha deciso di compiere su questo spazio commerciale gestito dalla Modacenter srl, dove lavorano 52 dipendenti.
PuntoEttore rimanda ovviamente al fondatore di tutto; e il punto suggerisce l’idea del nuovo inizio che deve seguirne. Intorno a un concept che, se il test funzionasse, potrebbe non fermarsi a Trevignano. Così, dopo un investimento di un milione e mezzo di euro, chi entra si trova, a destra, quattromila metri quadrati di proposte di arredamento per la casa, ma anche per l’ufficio, tratte dalle collezioni delle griffe Doimo, con tanto di complementi e oggettistica, in un open space dallo stile molto contemporaneo, all’insegna dell’essenzialità, e con grandi pannelli riempiti di parole-slogan che iniziano per «E». Precedute ovviamente da un punto.
Dalla parte opposta si apre il negozio di moda, che allinea tutte le griffe immaginabili, pronto a essere ristrutturato con lo stesso stile, con un altro milione di investimento, la prossima primavera. «Le proposte saranno raggruppate per stili e vogliamo introdurre un’esperienza nuova, tra wi-fi, idee simulate in 3D e personal shopper. Ma ci saranno anche un barbiere, un parrucchiere e un grande bar con ingresso proprio», dice Ivano Silvestrel, amministratore delegato di Modacenter Srl. «L’idea della svolta ha iniziato a ronzarci in testa tre anni fa. La decisione risale ad un anno fa e in pochi mesi abbiamo chiuso il restyling», dice Elis Doimo, che ha seguito per la proprietà il progetto. Il punto è messo e il nuovo capitolo all’inizio. L’interesse ora sta tutto sui prossimi sviluppi.