Bandoni accolto dai partenopei: «Un’emozione»
La maratona a pedali di Claudio Bandoni è arrivata al traguardo, con il lieto fine dell’accoglienza ricevuta ieri a Napoli, una costante che ha accompagnato tutti i 960 chilometri percorsi dall’ex portiere. A ottant’anni, Bandoni ha raggiunto, in bicicletta il Golfo partendo da Verona. Il via il 5 ottobre, ieri pomeriggio l’approdo fissato. Napoli, appunto, città in cui Claudio ha giocato, con gli azzurri, per tre stagioni, dal 1964 al 1967. A Verona è legato e vive, ha messo radici e trovato conoscenze e affetti: «In questa splendida avventura ho sempre avuto al fianco Ketty, la mia compagna, che mi ha scortato guidando il camper», racconta lui. L’idea di lanciare una sorta di ponte tra le tifoserie dell’Hellas e del Napoli, storicamente rivali, è nata qualche mese fa e ha avuto l’appoggio e il supporto di tante persone: «Da Carla Riolfi, da sempre appassionatissima animatrice dei Calcio Club del Verona, a Chicco Guidotti, presidente dell’associazione dei Veterani dell’Hellas, e poi Enrico Mantovanelli del Panathlon, l’amico Andrea Corbani, Leonardo Mosconi, che è stato con me, in bici, fino alla tappa di Firenze. A Napoli, il capo-tifoso Gennaro Montuori, detto «Palummella», che mi ha invitato alla sua trasmissione televisiva. Tutto bellissimo: non mi sono detto neppure per un istante «Claudio, ma chi te l’ha fatto fare?». E così Bandoni con la sua bici a pedalata assistita ha attraversato una larga fetta d’Italia, incontrando tanti compagni di squadra dei tempi in cui giocava a calcio: «Ciccio Esposito, Panizza, Vichi, tutti i componenti del «Giglio Amico», il gruppo dei veterani della Fiorentina. E poi Franco Superchi, e Giancarlo De Sisti, incontrato al Lido di Ostia: siamo stati a cena, con noi c’era anche la mitica segretaria della Lazio la signora Gabriella, che chiamavamo «la presidentessa». Quanti ricordi, quanti momenti splendidi. E in ogni Napoli Club in cui sono stato ospitato ho ricevuto un’accoglienza commovente». Domani, al San Paolo, ci sarà anche Claudio per Napoli-Verona: «Ho inviato un messaggio, spero che venga recepito, forse non avverrà subito, ma era importante farlo. Sono felice di aver vissuto un’esperienza umana tanto profonda».