Corriere di Verona

Autonomia, riparte il negoziato

Tavolo tecnico il 22 ottobre. E il governator­e scende a Roma alla manifestaz­ione della Lega Boccia convoca la delegazion­e veneta nel giorno dell’anniversar­io. Zaia freddo sul corteo a Venezia

- Ma. Bo.

La data non è stata scelta a caso, questo è sicuro: martedì 22 ottobre, secondo anniversar­io del referendum autonomist­a. Quel giorno, annuncia il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, riprendera­nno le trattative tra la delegazion­e trattante del Veneto e quella del governo. Summit tecnico, beninteso, non vi prenderann­o parte né il ministro né il governator­e Luca Zaia.

La data non è stata scelta a caso, questo è sicuro: martedì 22 ottobre, secondo anniversar­io del referendum autonomist­a. Quel giorno, annuncia il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, riprendera­nno le trattative tra la delegazion­e trattante del Veneto e quella del governo. Summit tecnico, beninteso, non vi prenderann­o parte né il ministro né il governator­e Luca Zaia (che ha già allestito per la ricorrenza una conferenza stampa a Venezia) e resta da capire che possano dirsi le due delegazion­i nelle more della scrittura della «legge quadro» e dei Lep (i Livelli essenziali di assistenza) indicati dal ministro come pre-requisiti essenziali per il prosieguo della riforma ma tant’è, l’annuncio partito da via della Stamperia rappresent­a comunque un sasso gettato nello stagno venutosi a creare dopo la caduta del Conte 1. «La prossima settimana riprendera­nno i negoziati tra il governo e le delegazion­i trattanti - ha detto Boccia -. Questa mattina (ieri, ndr.) ho firmato le lettere indirizzat­e ai presidenti delle Regioni che hanno già avviato l’iter sull’autonomia differenzi­ata per far riprendere i confronti; si riparte dalla Regione Veneto, la cui delegazion­e è attesa per martedì 22 ottobre presso gli uffici del ministro per gli Affari regionali e le autonomie. Come detto più volte, parallelam­ente al lavoro in corso sulla legge quadro, è necessario avviare immediaE tamente il confronto bilaterale tra le singole Regioni e i ministeri competenti. Dopo la Regione Veneto riprendera­nno, nei giorni a seguire, i negoziati con la Regione Emilia Romagna e la Regione Lombardia. Nella settimana successiva sarà avviato per la prima volta anche il negoziato con la Regione Toscana. Per avviare il relativo confronto con la Regione Piemonte, invece, si resta in attesa della deliberazi­one del consiglio regionale».

Zaia, che oggi sarà a Roma per la manifestaz­ione indetta dalla Lega, pare non sarà invece in piazza, o meglio sul ponte (di Rialto), martedì a Venezia, al fianco del suo ex assessore Marino Finozzi che ha chiamato a raccolta gli autonomist­i per protestare contro i ritardi della riforma. «Non potete chiedere ogni giorno al presidente della Regione se va in piazza - ha detto - io sono un tipo pragmatico, lavoro con i fatti. E le mie credenzial­i in tema di autonomia sono il referendum fatto quando nessuno ci credeva e la trattativa portata avanti fin qui con i diversi governi. Con il Conte 1 è stato purtroppo inconclude­nte, vedremo come andrà con il Conte 2».

mentre dal presidente della Corte dei conti Angelo Buscema arriva un nuovo monito («Alla luce dei principi ricordati dalla Corte Costituzio­nale, è importante, qualsiasi sia la soluzione che poi si va ad adottare, che vengano tenuti i livelli essenziali di prestazion­i a tutti i cittadini, non solo in maniera sanitaria, ma anche di lavoro, istruzione. Quindi è importante determinar­e bene i criteri per fare l’autonomia») a sinistra si dibatte sulle ultime mosse del ministro dem e sull’opportunit­à di procedere con la legge quadro, subito presa di mira dai leghisti.

Simonetta Rubinato, presidente dell’associazio­ne Veneto Vivo, plaude alla ripresa del negoziato ma si dice perplessa dalla legge: «Pare che il ministro per gli Affari regionali abbia una strana idea sull’autonomia differenzi­ata. Sembra che le Regioni non avranno più competenze legislativ­e e che “nella ripartizio­ne dei fondi pluriennal­i di investimen­ti, gestiti dai ministeri, una quota deve essere assegnata prioritari­amente alle aeree meno sviluppate”. Che c’entra tutto ciò con l’autonomia differenzi­ata?». Non è d’accordo il deputato Pd Roger De Menech: «Con la legge quadro si garantisce autonomia reale a chi sarà in grado di gestirla e si offrono concreti strumenti di protezione e di riequilibr­io alle zone marginali del Paese, non certo di un’autonomia di facciata che poi resta priva di contenuti e di significat­o».

Doppio binario Legge quadro e trattative bilaterali tra Regione e governo avanti di pari passo

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Francesco Boccia, titolare del dicastero agli Affari regionali nel governo M5s-Pd
Ministro Francesco Boccia, titolare del dicastero agli Affari regionali nel governo M5s-Pd

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