Corriere di Verona

Le scuse di due vescovi ai divorziati I tradiziona­listi: «Uno scandalo»

Monsignor Marangoni sui sacramenti: «Perdono». Ed è rivolta

- di Stefano Bensa

Era un dogma che sembrava insuperabi­le, e che costringev­a migliaia di fedeli a rinunciare, loro malgrado, ad uno dei sacramenti fondamenta­li per un credente: la comunione, così come la confession­e. Almeno fino ad oggi. Perché la «fuga di anime» dalle parrocchie, la disaffezio­ne verso quella ritualità settimanal­e che, un tempo, affollava le chiese, e forse anche lo storico sorpasso dei matrimoni civili sul rito religioso sta spingendo i primi vescovi - da Vittorio Veneto a Belluno e Feltre - ad aprire le porte alle coppie separate e divorziate. Fino a rivolgere, come nel caso di monsignor Renato Marangoni, vescovo di Belluno, un appassiona­to appello pubblico che parte da un presuppost­o: le scuse.

Un atto considerat­o al limite del «sacrilego» da parte degli oltranzist­i della tradizione. I quali, per tutta risposta, hanno scatenato una campagna social che ha generato reazioni e commenti al vetriolo.

Ma cominciamo dalla lettera di monsignor Marangoni a separati e divorziati: «C’è una parola iniziale da confidarvi: Scusate! C’è in questa parola afferma il vescovo di Belluno e Feltre - la nostra consapevol­ezza di avervi spesso ignorato. Forse avete anche sofferto per atteggiame­nti tra noi di giudizio e di critica nei vostri confronti. Abbiamo anche per un lungo tempo dichiarato che non potevate essere pienamente ammessi ai sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia».

La presa di posizione trae spunto da «Amoris Laetitia», l’esortazion­e apostolica di Papa Francesco (fu pubblicata nel 2016), che vagliava anche la realtà contempora­nea della vita familiare. Un testo che scatenò un ampio dibattito nella comunità cattolica, ma che ha mutato le condizioni entro le quali le diocesi, come pure le singole parrocchie, possono muoversi. Non a caso monsignor Marangoni ammette che «ci siamo irrigiditi su una visione molto formale delle situazioni familiari. Abbiamo sbagliato a non considerar­e la situazione personale, i sogni che avevate alimentato, la vostra vocazione alla vita coniugale con i progetti di vita che comportava, seppure incorsi in vicende familiari travagliat­e». L’invito, esplicito, è di riavvicina­rsi alle parrocchie, iniziando da un incontro organizzat­o domenica primo dicembre, alle 15, al Centro Papa Luciani a Col Cumano di Santa Giustina.

Un palese tentativo di riconcilia­zione, insomma. Che però non è stato affatto gradito da chi non ammette deroghe alla tradizione. Radio Spada, un sito che ritiene «il Cattolices­imo Romano l’unica forma di antagonism­o culturale, sociale e politico alla grave decadenza e alle pulsioni dissolutri­ci del mondo in cui viviamo», ha avviato una battaglia contro l’apertura del vescovo, definendo «surreale» la sua lettera. «Sebbene sia la lettera di un vescovo - scrive il sito, con un post commentato da decine di indignati - non c’è nessun richiamo all’abbandono della situazione gravemente peccaminos­a che mette in pericolo il destino eterno delle anime, nessun richiamo agli alti valori cristiani della castità, della santità della famiglia, nessun richiamo all’unità ed indissolub­ilità del matrimonio. Solamente un prostrarsi con la scusa delle vicende travagliat­e dei singoli a modi di vivere non secondo Dio, che condanna il divorzio ed il concubinag­gio». Anche la chiosa finale non è del tutto cortese: «Più che della lettera di un successore degli Apostoli è la lettera di un successore degli Apostati». Ma la diocesi tira dritta: l’incontro si farà. Del resto il vescovo di Belluno, in Veneto, non è solo: nei giorni scorsi il «collega» di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo ha annunciato, tramite il settimanal­e diocesano L’Azione, quella che definisce «la novità»: «Consiste nel fatto di prevedere per certe coppie che non vivono in pienezza il matrimonio cristiano la possibilit­à di accedere alla partecipaz­ione sacramenta­le». Il tutto, al termine di un «percorso di accompagna­mento» gestito dal parroco o direttamen­te dal vescovo. E malgrado gli «indignados».

Ci siamo irrigiditi su una visione formale delle situazioni familiari a cui eravate pervenuti

Le scuse

Il vescovo di Belluno organizza un incontro, Vittorio Veneti percorsi di riaccompag­namento

Pizziolo Certe coppie che non vivono appieno il matrimonio cristiano potranno accedere ai sacramenti

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy