Cattolica, i critici allo scoperto Brioschi: vogliamo spiegazioni
E la Consob sente i due soci che chiedono l’assemblea
Consob stringe i tempi sul dossier Cattolica. Dopo avere chiesto e ottenuto dal Cda del gruppo veronese chiarimenti e documentazione sull’ormai notissima riunione del 31 ottobre scorso, quando venne dato il benservito all’Ad Alberto Minali, e dopo aver audito lo stesso Minali, ieri l’autorità di vigilanza della Borsa ha sentito l’imprenditore Luigi Frascino e l’avvocato Giuseppe Lovati Cottini. Si tratta dei due soci critici di Cattolica che lavorano da tempo per chiedere la convocazione di un’assemblea straordinaria e apportare alcune modifiche allo statuto societario, soprattutto alla voce «governance». Da fonti vicine all’authority trapela soltanto che Consob ha ora chiari tutti i termini della vicenda.
Nel frattempo, si sono mossi anche altri due soci «dissidenti» della compagnia assicurativa veronese, Francesco Brioschi (Sofia Holding) e Massimo Cagliero (Banor Sim), i quali lunedì scorso hanno sollecitato il board della società a dare entro un termine di 5 giorni esaurienti spiegazioni sulle ragioni che hanno portato all’allontanamento di Minali, il quale secondo i due soci aveva ottenuto «eccellenti risultati».
«Sono indignato - ha dichiarato ieri all’Ansa Brioschi, che è professore emerito di assetti proprietari e corporate governance al Politecnico di Milano - perché un amministratore delegato di grande capacità ed eticità è stato rimosso. Le spiegazioni, almeno quelle che ho visto io, non spiegano niente. Non credo che ci sia stato un conflitto sulla forma societaria e sulla cooperativa (la paventata trasformazione in Società per azioni, ndr) e, anche qualora avessero idee diverse, non sarebbe un motivo per rimuovere un manager che ha portato grandissimi miglioramenti».
Tra le opzioni allo studio da parte dei due dissidenti, che si dichiarano in grado di coagulare un consenso superiore al 2,5% del capitale, ci sarebbe anche la richiesta di convocazione di un’assemblea, per mettere ai voti la revoca del Cda.