Una defezione avvelena la sfida per Papà del Gnoco
Il numero 3 si ritira e appoggia un altro candidato. Il Bacanal: «Così si rischia di invalidare l’elezione»
È bastato un «passo indietro» da parte di un candidato - Andreetti per accendere la polemica sulla corsa al titolo di Sire del Bacanal.
(d.o.) È bastato un «passo indietro» da parte di un candidato per accendere la polemica sulla corsa al Bacanal. Corsa «affollata», per gli standard del Carnevale veronese, ma finora (e manca meno di una settimana alle votazioni) molto tranquilla. Ieri Orazio Andreetti, il «numero 3» della lista di quattro candidati, ha scelto l’osteria «Al Manegheto», in quel di San Zeno, per annunciare il suo ritiro dalla sfida. I motivi? «Questioni personali, dovuti a impegni sopravvenuti in famiglia, che non mi consentirebbero, se eletto, di assumermi gli impegni richiesti». Il che contrasterebbe con quanto richiesto dallo statuto del Bacanal. «Sono partito in questa competizione carico di entusiasmo, supportato da tantissimi amici — racconta Andreetti — deciso a raccogliere quanto più consenso possibile, impegnando risorse umane sia in città ma soprattutto in provincia. È stata una bellissima esperienza e per questo motivo sto valutando di ricandidarmi il prossimo anno». Insomma, tutto farebbe pensare a un incidente di percorso, da chiudere racomunicazione pidamente. E invece no. Perché Andreetti ha contestualmente annunciato quello che in America si chiamerebbe «endorsement», a favore del candidato numero 2, Michele Pimazzoni, detto «El Pima». Pimazzoni è uno dei favoriti e può contare su uno zoccolo duro anche a San Zeno. Tra i suoi «sponsor», il Papà del Gnoco uscente, Franz Gambale.«È nata una sincera amicizia — dice Andreetti — ci siamo aiutati a vicenda e ora lo sosterrò, dando chiara indicazione di voto a chi mi ha appoggiato finora». La decisione, comunicata al Bacanal dopo l’annuncio pubblico, non ha creato entusiasmi tra gli organizzatori. I quali ora denunciano un’ingerenza politica. Andreetti siede come consigliere in terza circoscrizione, eletto nella Lega. E ieri, a benedire l’operazione c’era il commissario provinciale, Nicolò Zavarise. «La politica non fa parte del Carnevale — risponde Valerio Corradi, presidente del Bacanal — questa così tardiva non è seria e rischia di invalidare l’elezione». Le schede, del resto, sono già stampate e il comitato precisa già che «ogni voto al candidato numero 3 sarà da ritenersi invalido». Ma la questione sarà ulteriormente approfondita nei prossimi giorni, e non sono esclusi provvedimenti. Voci della tifoseria «pro Pima», parlano anche di favoritismi verso altri candidati in lizza: «Illazioni infondate — è la risposta di Corradi— forse dovute al fatto che qualche “vecchio” del Carnevale sta dando una mano a qualcuno, ma non è vietato. Del resto Pimazzoni ha l’appoggio del Papà del Gnoco in carica».Tutta benzina per la volata finale. Martedì alle 19, nella sala dell’Ater di piazza Pozza ci sarà il confronto pubblico tra i candidati. E, a questo punto, si potrebbero vedere scintille. Gli altri candidati in lizza sono Adamo Bressan, detto Spartaco (numero 1) e Damiano Zamperini, detto «El Baco» (numero 4): entrambi contano su un buon sostegno, soprattutto nelle loro zone d’origine, Zevio e Grezzana.