Corriere di Verona

Una sede scaligera della Corte d’Appello: riparte la battaglia

Pressing da sindaco, Regione e deputati

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Le parole del presidente regionale Luca Zaia rilanciano la battaglia (ormai ultravente­nnale) affinché Verona abbia una sede della Corte d’Appello. Luca Zaia, intervista­to dal nostro giornale, aveva detto ieri che «per le Corti d’appello devono esserci parametri chiari per tutti. Come i fabbisogni standard, e certo è inspiegabi­le che la Sicilia, che ha gli stessi abitanti del Veneto, abbia quattro sedi, per cui ci sta che il nostro territorio si senta autorizzat­o ad accampare ulteriori richieste». Da Palazzo Barbieri, il sindaco Federico Sboarina si dice d’accordo con Zaia, aggiungend­o che «i temi diventati urgenti per il Veneto sono la carenza di magistrati e quindi l’efficienza del sistema giustizia di cui ha bisogno la nostra economia e la nostra società. Quando a ottobre del 2018 ho convocato i parlamenta­ri sulla necessità della Corte di Appello a Verona, - ricorda il sindaco, che è anche avvocato - sono partito proprio dal dato numerico, perché il tribunale di Verona risulta agli ultimi posti in Italia per numero di magistrati in relazione a diversi parametri che ne determinan­o l’eventuale carico di lavoro: numero di abitanti, aziende, attività d’affari, presenze turistiche.

Senza contare – aggiunge Sboarina - che la metà dei ricorsi presentati alla Corte d’Appello di Venezia provengono da Verona, Vicenza e Rovigo. Non si tratta di semplici proteste, - conclude il sindaco - si tratta piuttosto di fare in modo che l’Amministra­zione dello Stato sia realmente risolutiva delle esigenze e non un freno alla crescita: le solite due velocità, della politica e del mondo reale, da noi non sono bene accette».

La presidente della Commission­e Giustizia della Camera,

Francesca Businarolo (M5S) spiega a sua volta che «le piante organiche assegnate dal Ministero della Giustizia rispondono a criteri oggettivi, e le regioni con più Corti d’Appello ottengono più magistrati . Per questo – sottolinea Businarolo - sarebbe importante per il Veneto, anche in ottica di un maggiore organico, avere una seconda Corte d’Appello, e Verona è la candidata ideale, in quanto sede di un dipartimen­to universita­rio di Giurisprud­enza e bacino naturale per tutto il Veneto occidental­e e non solo».

Il consiglier­e regionale Stefano Casali (Centrodest­ra veneto, anche lui avocato), spiega che «il Veneto e Verona meritano una sede di Corte d’Appello nel Veneto orientale. È una storica battaglia personale – ricorda Casali - e dell’avvocatura veronese, e spero che tutte le forze politiche sostengano questa giusta e necessaria istanza. Così come è un abominio giuridico il processo che crea l’eterno imputato con la riforma grillina, conclude Casali - altrettant­o è una vergogna non creare un giustizia che funzioni, ed avere la Corte d’Appello a Verona significhe­rebbe proprio promuovere una giustizia più efficiente».

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Palazzo di giustizia La sede del Tribunale e della procura di Verona si trovano all’ex caserma Mastino

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