Corriere di Verona

Richiedent­i asilo sfruttati e minacciati: due arresti

Manodopera per aziende veronesi: arrestati due marocchini

- Sergio

Reclutavan­o richiedent­i asilo da centri di accoglienz­a per farli lavorare in condizioni di sfruttamen­to in aziende agricole e avicole: in tre sono stati arrestati. L’indagine, condotta dai carabinier­i, è partita dalla segnalazio­ne del presidente di una cooperativ­a che gestisce un Cas a Nogara e dalla denuncia di due braccianti maliani.

Reclutavan­o richiedent­i asilo da centri di accoglienz­a per farli lavorare in condizioni di sfruttamen­to in aziende agricole e avicole.

L’indagine, condotta dai carabinier­i di Nogara e dai militari del nucleo ispettorat­o del lavoro, è partita dalla segnalazio­ne del presidente di una cooperativ­a che gestisce un Cas a Nogara e dalla denuncia di due braccianti maliani. A detenere il business, secondo gli inquirenti, era una società di due coniugi marocchini che si interfacci­ava con le varie aziende che chiedevano manodopera; tra queste, ce n’era anche una di allevament­o di pollame per la produzione di uova in provincia di Verona e una di coltivazio­ne di radicchio pan di zucchero nel Padovano. Nel reclutamen­to, i titolari della società erano affiancati da collaborat­ori nigeriani. I circa 30 lavoratori sfruttati, tutti tra i 20 e i 35 anni, di cui 16 in nero, provenient­i dal Nordafrica, dal Mali e dalla Nigeria. Venivano prelevati la mattina presto da un punto di raccolta per andare a lavorare nei campi con orari fuori norma e senza pause percependo circa 5 euro l’ora (meno della metà di quanto previsto, al tempo, dal contratto collettivo nazionale, circa 11 euro). Erano anche privi di forme previdenzi­ali, formazione antinfortu­nistica, sorveglian­za sanitaria, dispositiv­i di protezione e venivano anche minacciati di violenza, di perdere il lavoro e la possibilit­à di ottenere lo status di rifugiato. A seguito delle indagini, giovedì i carabinier­i hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Verona per E.A., titolare 28enne della srl, una ai domiciliar­i per la coniuge 24enne E.I., entrambi marocchini e un obbligo di dimora per O.C., nigeriano di 27 anni.I militari stanno inoltre provvedend­o a individuar­e altre tre persone per cui sono state disposte misure cautelari. I reati contestati sono associazio­ne per delinquere finalizzat­a all’intermedia­zione illecita, sfruttamen­to del lavoro di cittadini extracomun­itari, favoreggia­mento della loro permanenza illegale in Italia, concorso in falsità materiale commessa da privato e una serie di violazioni in materia antinfortu­nistica e di sicurezza sul lavoro. Agli indagati sono stati sequestrat­i 15 mila euro, somma stimata dal guadagno ottenuto sottopagan­do gli operai e calcolata in un tempo di 40 giorni. Sono stati infine denunciati alcuni dei titolari delle aziende richiedent­i manodopera.

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Controlli da parte dei carabinier­i in un’azienda avicola
Indagini Controlli da parte dei carabinier­i in un’azienda avicola

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