Hellas, adesso Juric sfida Lazio, Milan e Juventus
Mercato, su Kumbulla e Amrabat intreccio tra Napoli, Fiorentina e Inter
La ragione dice no, il cuore è tutto per il sì. Si apre un trittico di fuoco per l’Hellas. Domenica il Milan a San Siro, mercoledì la Lazio all’Olimpico, sabato sera la Juventus al Bentegodi. Tra i rossoneri tornati in ascesa, i biancocelesti che sono il convitato di pietra al tavolo dello scudetto e la Madama che non ha bisogno di presentazioni, per il Verona si annuncia un filotto di missioni al limite dell’impossibile. I gialloblù di Ivan Juric, tuttavia, hanno insegnato che sono sempre in grado di stupire. Proveranno a farlo anche in questo filotto difficilissimo che li attende, perlopiù in tempi stretti (la decisione della Lega di anticipare la gara con la Juve ha fatto discutere).
Certo, se dalle tre partite dovessero arrivare indicazioni favorevoli – leggi, un bottino di punti significativo –, allora sì che i sogni cullati dai tifosi del Verona incomincerebbe avrebbero dei contorni concreti. Vietato parlare di Europa, ancor di più andare oltre il perimetro fissato con fermezza da Juric: c’è da salvarsi, niente voli di fantasia, grazie. Resta il fatto che l’Hellas, grande sorpresa del campionato, è in un ottimo stato di forma e ha iniziato il 2020 a suon di risultati eccellenti, con tre vittorie e un pari. Di sicuro, non sarà un Verona rilassato quello che affronterà le big che lo aspettano.
Non ci sono allori su cui adagiarsi, anzi: Juric vuole che i suoi corrano sempre più forte. Evidente che uscendo bene dalla gimcana di ferro tra Milano, Roma e la Juve, la salvezza sarebbe un obiettivo raggiunto, per cui mancherebbe solamente il conforto, da ritenersi imminente, offerto dalla matematica. A quel punto, davanti all’Hellas si aprirebbero orizzonti da studiare. Non sono consentiti frizzi e lazzi, intanto.
Ieri la squadra è tornata ad allenarsi, dopo il 3-0 al Lecce, al centro sportivo di Peschiera del Garda. I ritmi già cominciano ad alzarsi, mentre Juric e lo spogliatoio si mantengono impermeabili alle cose di mercato. La dirigenza ha raggiunto un accordo con il Napoli non solamente per Sofyan Amrabat, ma anche per Marash Kumbulla. Eppure gli affari non sono fatti (al contrario di quello che porterà sempre a Napoli, a giugno, Amir Rrahmani). Amrabat è tentato dalla Fiorentina, Kumbulla è seguito con insistenza dall’Inter.
Il loro sì è rimasto in sospeso. L’eventuale cessione di entrambi (resterebbero, come Rrahmani, all’Hellas fino al termine della stagione) porterebbe nelle casse del Verona circa 35 milioni di euro. Per adesso, la situazione non si è sbloccata. La testa di tutti, però, è rivolta in un unico verso: Milano, il Milan, San Siro. Comunque vada, sarà una settimana di ferro.