Ruspe all’ex manifattura E il soprintendente benedice il progetto di recupero
Tinè: «Giusto connubio tra antico e contemporaneo»
«C’è un’anima storica delle città che va salvaguardata, e questo finalmente si fa anche a Verona». Il soprintendente ai Beni Archeologici, Vincenzo Tinè, ha commentato così la visita fatta ieri, assieme al sindaco Federico Sboarina (i due nella foto qui a sinsitra) e all’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala, nel grande cantiere dell’ex Manifattura Tabacchi. Paolo Signoretti, della società Ve.Re Srl. proprietaria dell’area, ha fatto da guida agli ospiti, arrivando anche sul tetto della storica galleria, da dove si domina l’intera città.
Il progetto prevede l’abbattimento di numerosi edifici (che sta procedendo rapidamente), ma anche la salvaguardia delle parti con pregi di archeologia industriale e di interi blocchi, come quello sulla «punta» dell’isolato che arriva al sottopasso di Viale Piave. E la prima impressione di Tinè è sembrata decisamente positiva.«Come ho detto anche al sindaco, - ha spiegato il soprintendente questi tentativi di recuperare ‘vuoti urbani’ sono anche occasioni per fare architettura contemporanea partendo dall’antico. Questa città è storica in tutte le sue parti, anche fuori le mura – ha aggiunto -e finalmente, anche a Verona vediamo un intervento di architettura contemporanea, in cui l’anima pregressa diventa un punto di forza del moderno e del contemporaneo».
L’ex Manifattura Tabacchi è il primo grande intervento di rigenerazione della città e da esso dipende anche un ulteriore sviluppo della Fiera, che avrà a disposizione nuovi parcheggi e servizi dedicati, oltre ad una riqualificazione delle aree esterne. Complessivamente, si prevede la costruzione di 37.400 metri quadrati di edifici, rispetto ai 55 mila attuali, così distribuiti: 7.700 metri quadri di spazi commerciali, 11 mila con destinazioni produttivo-direzionali e 18.700 riservati ai due futuri alberghi (uno dei quali di categoria lusso). Prevista poi una variazione del tracciato del filobus che passerà su di una corsia preferenziale lungo viale del Lavoro. Il progetto dell’ex Manifattura è adesso sui tavoli della Regione, mentre i primi cantieri di edificazione sono previsti dopo l’estate. «Un progetto che riqualifica l’intera zona, già interessata dal recupero degli ex Magazzini Generali – ha detto il sindaco – e noi, come il soprintendete, crediamo che la manifattura debba essere rigenerata nel rispetto di ciò che ha rappresentato per la città, lasciando riconoscibili le sue parte caratteristiche, dal grande camino alla galleria. E col riuso dell’ex Scalo Merci, in cui sorgerà il grande parco cittadino – ha concluso - questa parte della città diventerà sempre più attrattiva per i privati che vogliono investire in progetti e iniziative di qualità». L’assessore Segala ha aggiunto che «il lungo edificio che dà su viale del Lavoro verrà preservato, nonostante non sia soggetto a particolari vincoli, grazie ad una scelta condivisa con la proprietà per mantenere l’identità storica del luogo, mentre il progetto – ha confermato - è stato affidato allo studio di architettura norvegese Snøhetta». La Manifattura Tabacchi nacque negli anni ‘30 dopo la costruzione, nel 1922, della nuova stazione di Porta Nuova, e venne inaugurata nel 1940.
L’iter L’ultima parola spetta ora alla Regione