Gli specializzandi: «Non vogliamo essere assunti»
Dopo essersi apertamente schierati contro l’assunzione negli ospedali dei neolaureati deliberata dalla Regione per far fronte alla carenza di medici, ora gli specializzandi prendono posizione anche contro l’accordo siglato da Palazzo Balbi con gli Atenei di Padova e Verona per assumere loro. «Ai colleghi consigliamo vivamente di rifiutare l’assunzione — è l’appello di Andrea Frascati, presidente di Feder-Specializzandi Padova — è un rischio per noi, per i pazienti e per la corretta prosecuzione del percorso di formazione, che viene sacrificato per rimediare in maniera raffazzonata a una carenza di personale prospettata da più di dieci anni». Frascati definisce poi uno «schiaffo alla formazione medica specialistica» l’assunzione nei Pronto Soccorso e nei reparti di Medicina e Geriatria di 500 non specialisti, «non adeguatamente formati», disposta sempre dalla giunta Zaia. «Alla luce di tutto ciò — aggiunge — gli specializzandi, che contribuiscono a sostenere buona parte dell’attività assistenziale delle Aziende ospedaliere di Padova e Verona, potrebbero non essere più disposti a farlo».
L’assunzione degli specializzandi non più con contratto di formazione ma con contratto da dirigente medico disposto dal decreto Calabria, che il Veneto ha applicato per primo, non piace nemmeno a Mirko Claus, presidente nazionale di Federspecializzandi: «Il decreto Calabria crea un ibrido specializzando-dirigente medico, ma così le esigenze di formazione rischiano di essere sacrificate alla necessità di tenere aperti i servizi. Non vogliamo che a pagare il mancato investimento di risorse da parte della politica siano i pazienti e i giovani camici bianchi. Non si possono lasciare soli i medici in formazione e chiedere di assumersi le responsabilità che si vorrebbero scaricare loro addosso». «L’accordo Regione-Atenei è un ulteriore passo nello smantellamento della formazione medica di fronte a un’emergenza annunciata — aggiunge Frascati—. In Veneto poi non si rispetta la legge: gli specializzandi dovrebbero essere assunti da strutture accreditate dal ministero della Salute, cioè idonee alla formazione».
«Se in ospedale vogliamo essere assistiti da specialisti adeguatamente formati per garantire cure sicure e di eccellenza, dobbiamo chiedere alla politica di farci completare la formazione nel migliore dei modi», chiude Vincenzo Russo, vicepresidente degli specializzandi di Verona. (m.n.m.)