«Il Parco della Lessinia va protetto»
Il ministro D’Incà in Fiera: «L’autonomia si farà, pronti per i Comuni 560 milioni»
parco della Lessinia? Continueremo a monitorare». Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ieri a Fieragricola, era stato uno dei due (l’altro «il collega», sempre pentastellato, all’Ambiente, Sergio Costa) esponenti del governo a prendere posizione contro la legge regionale che prevede la rizonizzazione del parco. «Il passo indietro della Lega – ha detto – è il risultato di migliaia di cittadini e delle associazioni ambientaliste».
«Questione parco della Lessinia? Continueremo a monitorare». Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, era stato uno dei due (l’altro «il collega», sempre pentastellato, all’Ambiente, Sergio Costa) esponenti del governo a prendere posizione contro la legge regionale che prevede la rizonizzazione del parco. Una legge su cui ora hanno promesso un passo indietro sia il governatore Luca Zaia, sia i tre i consiglieri proponenti, tra lo scetticismo e le cautele del fronte del no. Ieri D’Incà, a Fieragricola è tornato sul tema: «Il passo indietro della Lega sul Parco della Lessinia – ha detto – è il risultato di migliaia di cittadini e delle associazioni ambientaliste, da giorni impegnate contro la riduzione dell’area. Un importante passo per proteggere un patrimonio naturale non solo del Veneto ma del nostro Paese. Adesso, però, ci vuole chiarezza sulla determinazione dei confini del Parco, su cui il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare con attenzione». Una questione centrale rimane quella dell’autonomia, con le accuse, mai venute meno da parte della Lega, dirette proprio al M5S, di boicottarla. Accuse, secondo D’Incà, prive di fondamento: «Questo è il governo che porterà l’autonomia al Veneto, dopo aver avviato la trattativa Stato - Regione – afferma il ministro –. Si farà? Sì, chiaramente e sicuramente. Si deve fare perché c’è un referendum votato dai cittadini del Veneto. E poi ci cono le richieste per la Lombardia e per l’Emilia. Si tratta di un tema importantissimo di questo governo, lo abbiamo scritto nel programma iniziale e lo porteremo a termine». A dominare la cronaca anche il caso del coronavirus, con i primi due pazienti in Italia (transitati, nei giorni scorsi, anche per Verona). «Il piano d’emergenza è pronto – la rassicurazione – abbiamo dichiarato lo status d’allerta per i prossimi sei mesi. Ma non dobbiamo farci prendere dal panico: l’Oms ha dichiarato che l’Italia è il Paese migliore per la prevenzione e anche in questo caso ci siamo mossi per primi». Tra rassicurazione sulla durata del governo («puntiamo al 2023») e sui tagli del fondo di solidarietà («Stanzieremo 560 milioni in tre anni per i Comuni, Veneto inclusi»), una parola anche sulle olimpiadi di Milano – Cortina. «Una grande occasione anche per il marketing territoriale e per il rilancio delle montagne venete».Per D’Incà non sono mancati gli appuntamenti con le categorie, a cominciare da Confagricoltura. Poi un incontro anche l’ex ministro dell’agricoltura, del Partito democratico, Maurizio Martina. In fiera anche il sottosegretario all’agricoltura Giuseppe L’Abbate. «Per quanto riguarda l’agricoltura – la sua dichiarazione – è fondamentale rispondere alle sfide del futuro: cambiamenti climatici sempre più pressanti, biodiversità che si riduce, risorse per l’agricoltura via via più scarse»