Il Comune: fondi statali, torneranno solo 300mila euro
Il sindaco soddisfatto a metà. L’assessore Toffali: coi soldi previsti avremmo soddisfatto di più i quartieri
(l.a.) Soddisfatti ma non troppo. A Palazzo Barbieri si rifanno i conti, dopo la notizia, data ieri dal Corriere di Verona, del ricalcolo dei fondi governativi in arrivo agli enti locali. Sia il sindaco Federico Sboarina che l’assessore al Bilancio, Francesca Toffali, si dicono felici della «vittoria» di principio (ottenuta dall’Anci, grazie ad un nuovo stanziamento di 100 milioni per tutta Italia, 7,9 dei quali arriveranno in Veneto). Ma secondo i calcoli fatti dai tecnici comunali il piatto piange. Il Comune di Verona aveva infatti calcolato un minore introito di 2.234.462 euro, ma i conti «ufficiosi» mostrerebbero solo un «ritorno a casa» di circa 300mila euro. Anche per questo motivo, Palazzo Barbieri ha dovuto tagliare diverse voci di spesa, provocando tra l’altro molte critiche nelle circoscrizioni (e 5 su 8 di esse hanno bocciato la proposta di bilancio 2020). «Avessimo avuto a disposizione tutti i fondi previsti – spiega Toffali – avremmo potuto dare più soddisfazione alle richieste dei quartieri, ma purtroppo qualche taglio l’abbiamo dovuto fare». Il sindaco sottolinea come al momento non sia arrivata alcuna comunicazione ufficiale, ma preferisce mettere in luce il dato positivo.
«Grazie agli incontri avuti nelle scorse settimane – spiega - e alle lunghe telefonate col presidente di Anci Veneto, l’amico Mario Conte, sindaco di Treviso, si è riusciti ad incidere sulle scelte nazionali e ad ottenere qualcosa di più. Adesso – aggiunge Sboarina – aspettiamo comunicazioni ufficiali: pare che la cifra restituita a Verona sia però al di sotto del mezzo milione, e se mancheranno ancora ricorse, come temo, cercheremo di incidere ulteriormente».