Nessuna sorpresa e ben otto cessioni per Marcolini
Se guardiamo a quel che serviva, c’è il terzino sinistro (Renzetti) ma non c’è la mezzala di fisico (Crnigoj, sfumato) e restano punti di domanda su attacco (penuria di stoccatori) e difesa centrale (Cesar, Vaisanen, Rigione e Leverbe, il quartetto da cui attingere). Il mercato invernale del Chievo chiude con tre innesti e otto uscite. Marchio, lo sfoltimento. Uno sfoltimento impennatosi nell’ultimo giorno con le partenze di Brivio, Rodriguez, Pucciarelli, Pina Nunes. Arrivi sul gong, nessuno: Crnigoj, alla fine, rimane al Lugano, convinto dal proprio procuratore ad andare a scadenza (forse se ne riparla a giugno, col Chievo) e così il pacchetto degli interni di mediana non varia.
Ci sarebbe il match col Venezia, in cima all’agenda, un derby che vedrà il Chievo, domani al Bentegodi, cercare l’ennesima accelerata dopo aver perso a Empoli un’altra opportunità di decollo: settimo posto in classifica, per i gialloblù di Marcolini, 30 punti in ventuno giornate. Bisogna però riepilogare la sessione di piazza affari, la seconda per Sergio Pellissier, in tandem col collaboratore e agente Giorgio De Giorgis, dopo il ritiro dal calcio per diventare direttore sportivo (il patentino l’ha preso a fine ottobre, l’ex capitano). Partiamo dall’attacco. Tutto, a inizio gennaio, era iniziato dall’operazione Vignato, in un certo senso un successo: in scadenza a giugno, il gioiellino è stato ceduto al Bologna per 2.2 milioni (il rischio era di perderlo a parametro zero) trattenendolo qui sino a fine torneo. Se Pucciarelli va in prestito al Pescara dopo appena 5 gol in 43 presenze col Chievo fra 2017 e oggi, Rodriguez (stessa formula) passa alla Virtus Entella ratificando, così, l’elezione di Ceter, l’anno scorso in C, come prima alternativa a Djordjevic.
Ora, Marcolini dovrà capire cosa può chiedere ai due nuovi, Ongenda e Morsay, arrivati dalla A romena e dalla B svedese, due esterni che possono fare la seconda punta o il trequartista. In mezzo al campo, come detto, niente Crnigoj: i giovani Bertagnoli e Pina Nunes passano in prestito a Fermana e Belenenses (Portogallo), salutano pure Schafer e Magrini, il pacchetto mezzali resta con Segre, Esposito, Di Noia, Garritano, volendo Giaccherini. E dietro? A Veronello non ci sono più Brivio (Triestina, a titolo definitivo) mentre di Barba al Benevento si sapeva. Toccherà a Renzetti far sentire l’impatto in fascia sinistra, dove il Chievo era carente. Dopo le voci rimaste tali sul ritorno di Seculin, infine, Semper e Nardi sono confermati a custodia dei pali: uno titolare, l’altro vice, la protezione della porta passa da loro.