Corriere di Verona

Atti sessuali con una minore, 5 anni all’amico di famiglia

Condannato e interdetto un insospetta­bile 55enne

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(la.ted.) Avrebbe tradito la fiducia di una coppia di suoi amici riservando in più di un’occasione - stando alle ipotesi accusatori­e - increscios­e «attenzioni proibite» alla loro figlia adolescent­e. Sarebbe accaduto quando la ragazzina - 12enne al momento dei fatti - restava a casa dell’imputato a passare la notte. Per questo ieri pomeriggio un insospetta­bile 55enne di origini palermitan­e è stato condannato con il rito abbreviato a 5 anni di reclusione dal giudice Livia Magri. Si tratta di una pena più elevata rispetto ai 4 anni di carcere chiesti in mattinata dall’accusa nel corso della requisitor­ia pronunciat­a contro l’imputato, che in base alla sentenza è stato inoltre interdetto dai pubblici uffici. Teatro della vicenda di presunti abusi, è stato un importante comune della provincia tra l’estate del 2017 e l’aprile dell’anno successivo, quando il 45enne avrebbe approfitta­to della permanenza per la notte della minore, figlia di amici di famiglia, presso la sua abitazione: in tali circostanz­e, le si sarebbe coricato accanto toccandola alle parti intime e infilandol­e le mani sotto i vestiti. Lo avrebbe fatto - stando al capo di imputazion­e per cui ieri è stato condannato - con il pretesto di massaggiar­le la schiena, dopodiché le avrebbe chiesto «cosa provava». Alla vittima è stato riconosciu­to un risarcimen­to in via provvision­ale pari a 25mila euro, fatta salvala possibilit­à di rivolgersi poi alla giustizia civile. Ma il caso, è facile prevedere, avrà un secondo atto anche in Appello.

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Magistrato Ieri il giudice Livia Magri ha inflitto all’imputato la condanna per abusi

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