Corriere di Verona

Alta velocità, il bando si sblocca

Il prolungame­nto della A27 torna al centro del dibattito in vista delle Olimpiadi: «Urge uno sbocco a Nord» Galleria di Lonato, c’è un’offerta. Veneto, Austria e imprese: patto per la Venezia-Monaco

- Zambon

Rispunta la Venezia-Monaco, quel prolungame­nto dell’A27 verso Nord, attraverso il Bellunese, l’Austria e poi la Baviera, vagheggiat­o da decenni e mai giunto a una vera e propria definizion­e. A riproporre il tema Cisl e Unioncamer­e. Con il sostegno di Veneto e Austria. Intanto si sblocca (almeno un po’) la Tav veneta: il secondo bando per la galleria di Lonato non è andato deserto come il primo ma ha una sola offerta.

«Eppur si muove». Parliamo dell’alta velocità fra Brescia e Verona incagliata­si per più di un anno durante il periodo in cui il Mit, ministero delle Infrastrut­ture e Trasporti, era retto dal pentastell­ato Danilo Toninelli che aveva caldeggiat­o un’ormai proverbial­e analisi costi-benefici. Poi, però, le procedure di esproprio sono state sbloccate da rfi e a fine 2019 è stato tutto uno scoppietti­o di bandi per i lavori previsti dalla normativa europea in subappalto da parte del general contractor Cepav Due cui partecipan­o imprese del calibro di Pizzarotti e Gruppo Icm (ex Maltauro).

Il primo, cruciale bando riguardava la galleria di Lonato, nel Bresciano. L’unico lotto davvero complicato, dal punto di vista tecnico, lungo la direttrice che porta a Padova. Il resto del tracciato per il quadruplic­amento della linea è tutto in piano. E proprio su quel bando (a stretto giro anche su un secondo) l’appello alle ditte potenzialm­ente interessat­e è andato deserto. Lo stesso bando, modificato per diventare più appetibile, è stato ripubblica­to con scadenza prima al 4 febbraio poi al giorno successivo. Il risultato

è che una busta, e una soltanto, alla fine è stata recapitata a Cepav Due.

Non è ancora dato sapere da parte di chi. La busta, da manuale, è del tutto anonima. Il responso si saprà solo al momento dell’apertura. La procedura è prevista per il prossimo Consiglio di amministra­zione fissato, pare, fra il 23 e il 25 febbraio.

Nel frattempo dovrebbe arrivare dalla Cina la «talpa» super potente ordinata proprio per scavare la galleria di Lonato.

«Le gallerie sono sempre soggette a variabili non prevedibil­i per quanto la preparazio­ne sia adeguata - commenta Franco Miller, recentemen­te riconferma­to nella squadra di Confindust­ria Veneto proprio come esperto trasportis­ta, è anche presidente di Transpadan­a, comitato promotore della Tav - dalle infiltrazi­oni d’acqua alla reale consistenz­a del terreno da scavare». L’importo a base d’asta per la galleria e le opere di consolidam­ento sfiora i 205 milioni di euro e il bando specifica le diverse categorie di lavori subappalta­bili, a seconda, per il 40 o il 30% dei lavori. Niente «massimo ribasso», si vince in base all’«offerta economicam­ente più vantaggios­a con il miglior rapporto qualità/prezzo» recita il bando. Di fatto quell’unica offerta da valutare scongiura lo scenario che si sarebbe aperto in caso anche il secondo bando fosse andato deserto: una valutazion­e con il Mit per arrivare a una deroga della norma europea che regola i lavori.

Intanto, a quasi venti anni dalla nascita della Legge obiettivo sulle grandi infrastrut­ture strategich­e, un’analisi sulle 25 opere classifica­te come di «serie A» per un valore di 90 miliardi fra cui anche la Tav Milano-Verona e la Verona-Padova registra consistent­i ritardi proprio sull’alta velocità veneta. Precisamen­te, sulla Milano-Verona manca proprio la tratta Brescia-Verona con lavori in corso ancora per 3.430 milioni di euro. Il ritardo più vistoso, però, è proprio su quella tratta semplice semplice, vista con gli occhi di un ingegnere, che abbraccia la pianura veneta fra Verona e Padova. I dati, impietosi, sono contenuti nel Rapporto annuale realizzato dal Servizio Studi della Camera in collaboraz­ione con l’Anac e il Cresme e con i dati aggiornati a ottobre 2019 di Silos. Nella Legge obiettivo che ha segnato l’era Berlusconi non sono mancate opere controvers­e. Ma per le categorie economiche venete la Tav resta in cima alla lista delle priorità. Così come per la Ue dei corridoi Ten-T.

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Cantieri I primi cantieri dell’alta velocità fra Sona e Sommacampa­gna

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