Monopattini, piovono ricorsi per le multe
Centinaia di verbali nel mirino. Il vicesindaco Zanotto: sono state applicate le regole
Piovono i ricorsi contro le multe affibbiate ai monopattini. Ai giudici di pace veronesi stanno arrivando valanghe di contestazioni da parte di studi legali (anche rinomati e con sede a Milano o Roma) che «fanno le pulci» a centinaia di verbali redatti dalla polizia locale scaligera. In particolare, si contestano le (molte) rimozioni di monopattini per intralci alla circolazione, con relativi interventi del carro attrezzi.
Piovono i ricorsi contro le multe affibbiate ai monopattini. E proprio in vista della buona stagione, quando l’uso dei nuovi mini-mezzi di trasporto si moltiplicherà per mille, si va verso una vera e propria «guerra legale» tra Palazzo Barbieri e quasi tutte le ditte di noleggio. Ai giudici di pace veronesi stanno arrivando valanghe di contestazioni da parte di studi legali (anche rinomati e con sede a Milano o Roma) che «fanno le pulci» a centinaia di verbali redatti dalla polizia locale scaligera. In particolare, si contestano le (molte) rimozioni di monopattini per intralci alla circolazione, con relativi interventi del carro attrezzi.
Tra i motivi di ricorso tre sembrano essere i più frequenti. In primo luogo, i legali delle ditte di noleggio contestano la «ripetitività» delle multe. In alcune zone, moltissimi monopattini erano stati multati (42 euro di sanzione) perché abbandonati fuori dagli stalli riservati a bici e motorini. I noleggiatori protestano perché le multe erano state appioppate a distanza di pochi secondi l’una dall’altra: e secondo i legali ci sarebbe la cosiddetta «continuazione di un reato», e la multa potrebbe al massimo essere una sola.
In secondo luogo, viene contestato il fatto che i verbali della polizia locale non indicano quanti metri di spazio erano occupati dal monopattino, ragion per cui non si capirebbe se c’era davvero un intralcio alla circolazione.I ricorsi invocano anche il «caos legislativo esistente in materia», per cui le ditte non avrebbero avuto «né scienza né coscienza» di commettere violazioni. A proposito di caos normativo, va detto che si attende la conversione in legge del decreto Milleproroghe in cui si riparla di monopattini, equiparati dal gennaio scorso alle biciclette.
Di fronte a questa situazione, il vicesindaco Luca Zanotto spiega senza scomporsi che «viviamo in uno Stato di diritto, e fare ricorsi è lecito, il che non significa ovviamente che quei ricorsi saranno accolti».
Ricordato che anche contro le multe per gli autovelox le contestazioni sono numerose, Zanotto sottolinea che «bisogna aspettare le sentenze», ma aggiunge che «ci si sta confrontando con la polizia locale per capire la fondatezza di quei ricorsi, ma personalmente – conclude il vicesindaco – sono convinto che gli agenti guidati dal comandante Altamura abbiano agito nella piena applicazione della normativa esistente».I monopattini in circolazione in città sono più di 1.500. Ma la primavera è alle porte ed il loro numero sembra destinato a crescere notevolmente.